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Un rito alternativo per dire no alle mutilazioni genitali femminili

Il rituale alternativo / simbolico si svolge nel pieno rispetto delle tradizioni culturali e le ragazze ricevono lezioni di educazione alla sessualita’, sensibilizzazione su Hiv/Aids e diritti umani. Tuttavia la diffusione di Riti Alternativi è ancora molto lenta soprattutto in quelle aree più marginali e con meno strutture scolastiche e religiose.
Il problema delle mutilazioni genitali rimane aperto e difficile da risolvere: secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono più 100 milioni le bambine e le ragazze che hanno subito questa pratica, 90% in Africa. Dal 2012 l’ONU, con una risoluzione approvata all’unanimità, ha dichiarato la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili ma rimangono molte le donne che ogni anno vengono mutilate: circa 3 milioni in Africa; in Europa, secondo il Parlamento Europeo, sono 500 mila le donne che convivono con le mutilazioni genitali.

Autore: Redazione FNOMCeO

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