Prende ogni anno forme e contenuti diversi l’ormai tradizionale Festa di Sant’Ursicino, ripresa nel 2001 da un antico evento dove i medici ravennati si ritrovavano il 19 giugno per ricordare il loro Patrono, Sant’Ursicino appunto, medico di Ravenna martirizzato con la decapitazione nel II secolo d.C. (precisamente nel 19 giugno del 66 d.C.).
I protagonisti sono sempre gli iscritti: i medici e gli odontoiatri che hanno svolto o stanno ancora svolgendo da tanti anni la professione, ai quali verrà consegnata la medaglia d’oro per i cinquanta anni dal conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia, e chi invece si accinge ad intraprendere questo cammino, uno dei pochi che viene ancora chiamato “vocazione” (e l’istituzione dell’onorificenza “Il Medico dell’anno” ne è la prova). Questa missione ben viene descritta nel testo del giuramento professionale (il “Nuovo Giuramento” approvato dal Consiglio Nazionale tenutosi a Bari nel maggio 2014), che sarà letto dai giovani appena iscritti agli Albi.
Ma questa festa, da semplice “occasione per ritrovarci”, come citava il primo notiziario che divulgava la manifestazione, è diventata un’importante opportunità per attività collaterali e spunti di riflessione.
Anche quest’anno le celebrazioni, condotte dal Presidente Dottor Stefano Falcinelli, sono iniziate con la Messa celebrata dall’Arcivescovo S.E. Lorenzo Ghizzoni presso la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna dove è presente l’effigie musiva del Santo e sono proseguite nella serata di gala alla presenza delle autorità istituzionali (lo stesso S.E. l’Arcivescovo, il Prefetto e la dirigenza dell’ASL della Romagna).
Quest’anno in particolare la partecipazione è stata eccezionalmente cospicua grazie alla presenza numerosissima dei neoiscritti e di coloro che hanno voluto omaggiare i due medici dell’anno:
il Dottor Alberto Zoli, iscritto a Ravenna, oggi Direttore Generale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) della Lombardia, ha un curriculum tutto dedicato all’organizzazione ospedaliera e all’emergenza. Ideatore e realizzatore di modelli organizzativo gestionali per l’emergenza sanitaria in Italia, ha assunto incarichi di prestigio a livello nazionale. È stato l’ispiratore della nascita e dello sviluppo del Numero Unico dell’Emergenza 112 in Italia;
il Professor Vincenzo Stancanelli, anch’egli iscritto a Ravenna, grande chirurgo generale e vascolare di fama non solo nazionale che è stato il maestro di tanti professionisti nel corso della sua lunga carriera di primario e docente a Sassari, Torino, Ferrara e Ravenna, dopo aver prestato la sua opera e frequentato gli stage clinici nelle discipline della chirurgia vascolare e cardiovascolare a Londra, Strasburgo Parigi, Huston, Toronto New York e New Orleans.
Autore: Redazione