USA: con la firma di Obama la riforma sanitaria prende il via

Con la ‘sua’ firma, Barack Obama ha definitivamente varato la ‘sua’ riforma sanitaria. E per firmare ha scelto il campus del Northen Virginia Community College, ad Alexandria, nella Virginia del Nord, l’Università dove Jill Biden, moglie del Vice-Presidente, Joe Biden, insegna inglese. Ma la scelta della location per apporre la firma il 23 marzo è dovuta all’allegato alla legge, ma che non c’entra nulla con la riforma sanitaria, con il quale vengono stanziati due miliardi di dollari per la formazione universitaria e per l’avviamento al lavoro degli studenti.L’allegato stabilisce anche un sistema di prestiti agli studenti, che consentirà un risparmio di 68 miliardi di dollari da investire nell’istruzione.

Il testo definitivo firmato dal Presidente USA conserva l’impianto originario della riforma, con alcune modifiche, chieste dai deputati democratici, riguardanti proprio il mondo studentesco. “Oggi, dopo quasi un secolo di tentativi; oggi, dopo più di un anno di dibattito; oggi, dopo il conteggio di tutti i voti, la riforma dell’assicurazione sanitaria diventa legge negli Stati Uniti. Firmo questa riforma nel nome di mia madre, che ha dovuto lottare con le compagnie assicurative persino mentre combatteva contro il cancro nei suoi ultimi giorni di vita", ha dichiarato Obama.

Abbiamo anticipato, già il 23 marzo, poche ore prima della firma, i contenuti di questa riforma, definita ‘storica’ da Obama e dai sostenitori democratici e osteggiata dai repubblicani che hanno votato contro. Ma, in sintesi e per macrodati, la riforma ha fondamentalmente i seguenti contenuti:
940 miliardi: questi sono i dollari che il governo americano dovrà stanziare nei prossimi 10 anni per applicare la riforma. La cifra è il frutto di un compromesso tra quella contenuta nel testo approvato al Senato, di 79 miliardi inferiore, e quella alla Camera, che era superiore di 112 miliardi, in prima lettura.
138 miliardi: è questa la riduzione del deficit federale che la riforma potrà portare sempre nei prossimi 10 anni, mentre, secondo le stime del Congressional Budget Office, organismo indipendente che valuta i provvedimenti legislativi, nel decennio successivo il risparmio dovrebbe arrivare a 1200 miliardi di dollari.
32 milioni: saranno gli americani attualmente senza assicurazione sanitaria che potranno averla grazie alla nuova legge. Secondo il censimento del 2009 sono oltre 46 milioni gli americani attualmente senza assistenza sanitaria, oltre il 15% del totale della popolazione.
695: saranno i dollari di multa annuale che ogni individuo dovrà pagare se violerà la misura che per la prima volta impone l’obbligo di avere un’assicurazione sanitaria. Sarà di 2mila dollari, sempre all’anno, la multa per i datori di lavoro che non la forniranno ai dipendenti. La riforma estende i servizi sanitari a 32 milioni di statunitensi, il 95% dei quasi 300 milioni di cittadini americani disporrà ora di una copertura sanitaria.

I repubblicani contestano proprio questo impianto della riforma e non intendono cedere. Al punto che 13 dei 50 Stati americani hanno depositato presso il tribunale federale una causa contro il provvedimento qualche minuto dopo la firma da parte di Obama per farlo entrare in vigore, sostenendo che violi i loro diritti sanciti dalla Costituzione americana.

I 13 Stati, per la maggior parte repubblicani, sostengono che la misura regoli anche il commercio tra i diversi stati senza che il Congresso ne abbia l’autorità. Secondo la Casa Bianca, le cause non avranno successo.
Sta il fatto che la riforma si è avviata e si tratterà ora di verificare come funzionerà nelle diverse fasi di applicazione.

Autore: Redazione FNOMCeO

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