“Come medici prima ancora che come Ordine siamo seriamente preoccupati: ci aspettiamo un caso di poliomielite o di difterite da un momento all’altro”.Così il Comitato Centrale della Fnomceo, riunito oggi a Roma, ha commentato i dati diffusi ieri dal Ministero della Salute sulla recrudescenza del morbillo in Italia, secondo i quali nei primi mesi del 2017 sono stati segnalati più di 700 casi, quasi quanti quelli, 844, registrati in tutto il 2016.“Impossibile non correlare questo aumento abnorme con il calo delle coperture vaccinali, in gran parte dovuto al numero crescente di genitori che rifiutano, contro le evidenze scientifiche consolidate, di vaccinare i loro figli, mettendo a rischio non solo quei bambini, ma i loro compagni di asilo, di scuola, di giochi, i parenti anche adulti e tutta la popolazione”.“Anche noi medici dobbiamo farci un serio esame di coscienza: ogni volta che, senza una valida controindicazione, sconsigliamo la vaccinazione, anche solo non dando noi per primi l’esempio, e ancor più quando sistematicamente svalutiamo questa pratica, giocando sulle paure e sulle emozioni che sono naturali per qualsiasi genitore, commettiamo infrazione deontologica. E non perché lo abbiamo affermato noi come Fnomceo, con il Documento approvato a luglio dal Consiglio Nazionale. Commettiamo infrazione perché andiamo contro le evidenze scientifiche, abiuriamo alla nostra professione e alla nostra coscienza, mettendo a rischio migliaia di vite”.“Ci rivolgiamo quindi a tutti i genitori, a tutti i cittadini: è con loro che vogliamo e dobbiamo ricostruire un’alleanza a tutela della salute di tutti. Noi siamo a disposizione: singolarmente, per un consiglio, prima ancora che per la prestazione sanitaria; come istituzione, per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte, illusorie o in mala fede”.
Autore: Redazione FNOMCeO