“Prendiamo atto con soddisfazione della decisione della Corte Costituzionale che ha giudicato l”’obbligo dei vaccini legittimo nel contesto attuale”, riconoscendo la competenza dello Stato sulle misure in questione, in quanto “scelta volta a tutelare la salute individuale e collettiva e fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie”.
Come abbiamo più volte ripetuto, dispiace che l’attuale contesto storico e sociale abbia reso necessario il ricorso all’obbligatorietà per una scelta di salute che i cittadini avrebbero invece ragionevolmente dovuto rivendicare come un loro diritto. Dispiace vedere persone in piazza davanti alla Corte, mosse anche da strumentalizzazioni da parte di interessi dubbi, che manifestano contro i loro stessi diritti e quelli dei propri figli, quelli cioè di avere a disposizione mezzi di prevenzione efficaci contro le malattie e di poter vivere in un ambiente protetto dalle adeguate coperture. Dispiace che Regioni illuminate, che con la sola persuasione erano riuscite ad ottenere risultati, cedano proprio ora alle richieste di pochi, andando contro all’interesse della collettività.
Quello che conforta è che al Governo, in Parlamento, nelle Istituzioni e ora anche alla Consulta sembra finalmente che il vento stia cambiando e che si tenda a tutelare, sopra ogni cosa, la Salute di tutti”.
Così Roberta Chersevani, Presidente Fnomceo, commenta la nota della Corte Costituzionale che ha comunicato la sua decisione sulle numerose questioni di legittimità costituzionale promosse dalla Regione Veneto sul decreto legge 73/2017, convertito nella legge 119/2017, in materia di vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni di età, dichiarandole tutte non fondate.
Autore: Redazione FNOMCeO