La Conciliazione obbligatoria compie un mese: dal 21 marzo – giorno dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010 e del regolamento di attuazione (Dm 180/2010) – per risolvere molte controversie civili, prima di andare in Tribunale è necessario passare attraverso un tentativo di mediazione. Tra queste controversie, quelle di carattere medico-sanitario.
A un mese di distanza, qual è lo stato dell’arte? Sono pronti i medici ad assumere il nuovo possibile ruolo di conciliatori? E quali sono le possibili criticità? Cosa cambia per il cittadino?
Per fare il punto, la FNOMCeO organizza venerdì 29 e sabato 30 aprile a Como – presso il Centro Congressi dell’Hotel Palace, Lungo Lario Trieste 16 – il Workshop “Mediazione e responsabilità medica”.
“Per due giorni Como si trasformerà nella Capitale della Conciliazione in Sanità – annuncia il presidente dell’OMCeO ospite, Gianluigi Spata – E proprio qui sarà ufficializzato l’accordo della FNOMCeO con il Consiglio Nazionale Forense per istituire scuole di specializzazione per i medici che vorranno fare i mediatori”.
“La FNOMCeO ha da tempo intrapreso un percorso di stretta collaborazione con il Consiglio nazionale Forense – spiega Gabriele Peperoni, Segretario della FNOMCeO e responsabile della Commissione sulla Conciliazione – nelle figure del suo presidente Guido Alpa e dei Consiglieri Fabio Florio e Bruno Piacci”.
Ma non sarà questa l’unica novità. Realizzato secondo uno schema originale, il Workshop permetterà per la prima volta di entrare “dal vivo” dentro un procedimento di mediazione: venerdì 29, a partire dalle 12,30, il Centro Congressi si trasformerà in una Camera di Conciliazione, nella quale – sotto la guida di Ilaria Pagni, Professore ordinario di Diritto processuale civile all’Università di Firenze – si tenterà di risolvere un caso di responsabilità sanitaria.
A vestire i panni dei mediatori arriveranno Luigi Arru, presidente dell’OMCeO di Nuoro, e Angelo Santi, responsabile del Coordinamento della Conciliazione Forense, organismo che ha il compito di coordinare le iniziative di Ordini, Associazioni e Unioni Forensi nel campo della risoluzione alternativa delle controversie.
Sarà questo un approccio innovativo ad argomenti ancora lontani dall’esperienza comune, che permetterà di “toccare con mano” in cosa consista, veramente, un tentativo di Conciliazione. Seguirà, la mattina del sabato – a partire dalle ore 9,00 – un Forum sulla Conciliazione in ambito sanitario.
Alla discussione interverranno, tra gli altri, il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco, Gabriele Peperoni, Gianluigi Spata e la stessa Pagni, oltre che i rappresentanti del Consiglio nazionale forense, dell’Università, dell’Ordine degli Psicologi, della Società italiana di Medicina legale: Il ruolo delle assicurazioni, la responsabilità medica di équipe e la competenza territoriale nella gestione delle controversie le questioni irrisolte ancora sul tappeto.
Pur riconoscendo gli indiscussi vantaggi che la normativa porterà in termini di celerità e alleggerimento delle procedure, sono, infatti, ancora molti i punti critici od oscuri della legge. Tanto che lo stesso Tar del Lazio, nei giorni scorsi, ha dichiarato rilevanti alcune delle questioni di legittimità costituzionale sollevate sulla normativa – tra gli altri – dall’Organismo unitario dell’avvocatura. La parola passa ora alla Corte Costituzionale. Ma nulla cambia, almeno nell’immediato, per il cittadino.
“La normativa resta ovviamente in vigore – commenta il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco – anche se è chiaro che la pronuncia della Corte Costituzionale avrà sicura rilevanza”.
Al di là delle possibili problematiche, l’introduzione per legge dell’obbligatorietà della Mediazione in ambito civile e commerciale ha, comunque, il merito di aver innescato il diffondersi, anche in Italia, di quella “cultura della conciliazione” che è già da tempo realtà in altri paesi europei.
Nei prossimi giorni, l’Ufficio Stampa intraprenderà un “viaggio dentro la Conciliazione”, per meglio definire i contorni di questa piccola “rivoluzione culturale” insieme a Gianluigi Spata, Gabriele Peperoni, Luigi Arru, oltre a Ilaria Pagni e al presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa.
Autore: Redazione FNOMCeO
