Ventimiglia: medici italiani e francesi ancora insieme

L’OMCeO di Imperia è da anni protagonista di un’importante attività di dibattito e confronto con l’Ordine dei medici di Nizza sulle tematiche professionali mediche. In un’ottica di collaborazione transfrontaliera a partire dalla fine degli anni Novanta sono stati realizzati eventi culturali, workshop medico-scientifici e anche corsi di aggiornamento sul tema della diversità della dispensazione dei farmaci tra Italia e Francia, a dimostrazione di un’effettiva attenzione a tematiche concrete della vita professionale. Nel week end del 4 e 5 novembre questa collaborazione ormai decennale porterà a Ventimiglia i medici italiani e francesi a dialogare sui temi della femminilizzazione della medicina e su salute e immigrazione. Due workshop di grande spessore a cui ha assicurato la sua presenza anche Francis Montané, segretario generale della Ceom e a cui parteciperanno anche Maurizio Benato, vicepresidente nazionale FNOM e Roberta Chersevani, coordinatrice della commissione Pari opportunità della Federazione. Abbiamo chiesto a Francesco Alberti, presidente dell’OMCeO di Imperia e promotore dell’iniziativa, di approfondire i temi di questa due giorni.

Presidente Alberti, ci vuol raccontare la genesi di questi due workshop?
L’evento di Ventimiglia 2010 è nato dall’idea del gruppo di lavoro dell’Ordine dei Medici di Imperia che si interessa di problematiche al femminile e di pari opportunità. E’ stata una riflessione sulle tematiche che più coinvolgono oggi non solo la professione medica al femminile, ma anche una riflessione sul ruolo della donna in Europa e sulle problematiche connesse agli immigrati. L’idea è quindi stata condivisa con la Presidenza dell’Ordine dei Medici di Nizza- Region PACA’, che ha con entusiasmo accettato di collaborare ancora una volta con noi.

Dopo anni di convegni internazionali a Sanremo, come mai avete scelto di “spostarvi” su Ventimiglia?
La scelta di Ventimiglia è stata voluta proprio perché è città di confine e idealmente può rappresentare il simbolo della internazionalità, ma nel contempo ben rappresenta il luogo e le problematiche del transfrontieralismo. Abbiamo trovato infatti nell’amministrazione comunale un’ampia disponibilità proprio perché rappresenta un momento culturale e di riflessione per la sanità europea. L’evento vuole essere anche un modo per ricordare da parte del nostro Ordine provinciale il Centenario di fondazione degli Ordini. Sono poi lieto del fatto che la FNOMCeO ci ha dato la massima collaborazione, patrocinando l’evento.

Due giorni di lavoro su tematiche oggettivamente differenti: ci vuole anticipare i temi generali?
La tavola rotonda del primo giorno vuole in primis mettere a fuoco le problematiche della professione al femminile in Italia e in Francia, sotto vari aspetti che riguardano direttamente la medicina di genere.
Il Workshop del sabato vede trattare argomenti che riguardano il trattamento sanitario per i transfrontalieri, ma soprattutto l’assistenza sanitaria agli extracomunitari nei nostri due paesi in mancanza oggi di una chiara normativa sull’argomento. Interverrano i rappresentanti della sanità della Regione Liguria e della Region PACA’ che sviluperrano le tematiche nell’intento di trovare, forse, degli accordi proprio per migliorare l’assistenza nelle due regioni limitrofe.

E anche questo appuntamento rende ancor più solida la collaborazione tra gli ordini di Nizza e di Imperia…
Esatto. Il dialogo tra i nostri due Ordini transfrontalieri nasce circa un decennio fa, a seguito di un facile pendolarismo dei pazienti verso la Francia e quindi di riflesso una discreta richiesta di iscrizione di medici francesi al nostro Ordine; si pensi che in un certo periodo erano francesi circa il 10% degli iscritti all’OMCeO di Imperia! Ricordo che fu un momento "storico" poiché ci incontrammo in delegazione in zona "neutrale" ovvero nel Principato di Monaco. Da allora si è fatta chiarezza su alcune tematiche deontologiche che riguardano in particolare gli aspetti relativi agli eventuali procedimenti, ma anche alle problematiche connesse alle possibilità di lavoro avendo sistemi di assistenza ai pazienti diversi. E oggi siamo di nuovo qui, cercando di realizzare al meglio una due giorni che ci vede ancora proficuamente insieme.

Autore: Redazione FNOMCeO

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