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Violenza medici, Anelli (FNOMCeO): “Bene Giornata del 12 marzo, ora riunire Osservatorio”. Non si fermano intanto le aggressioni: solo nel fine settimana due episodi, a Brindisi e Lucca

“Apprendiamo con soddisfazione che il Ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ha firmato il decreto che indice la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, il 12 marzo di ogni anno. Una data per noi significativa, perché coincide con quella della Giornata europea promossa dal Ceom, il Consiglio degli Ordini dei Medici europei. Si aggiunge così un importante tassello alla piena applicazione della Legge 113 del 14 agosto 2020. Ora chiediamo che sia convocato l’Osservatorio previsto dalla stessa Legge, che comprende, al suo interno, rappresentanti delle Professioni sanitarie”.

Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta la firma del Decreto che istituisce la Giornata, “volta a sensibilizzare la cittadinanza a una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità”.

“Occorre un cambio di passo, contro ogni forma di violenza, vecchia e nuova” aveva auspicato ieri su Twitter Anelli.

E proprio nel fine settimana sono stati registrati due gravi episodi: al Pronto Soccorso dell’Ospedale Perrino di Brindisi, il figlio di una paziente deceduta ha colpito con calci e pugni un medico; a Lucca, un uomo positivo al Covid ha aggredito un infermiere che gli chiedeva di seguire le procedure di isolamento e di indossare la mascherina. Mentre sui social continua l’ondata di insulti e minacce contro chi promuove la vaccinazione, e la polarizzazione anche estrema tra sì e no vax.

“Siamo vicini ai colleghi aggrediti, e raccogliamo l’accorato appello del Presidente dell’Ordine di Brindisi Arturo Oliva – continua Anelli -, che, pur comprendendo il dolore dei familiari di fronte al grave lutto, dice ‘basta’ alla violenza. Una violenza che non è mai giustificabile: i medici, gli operatori sanitari sono lì per aiutare, per curare e non devono diventare il bersaglio della rabbia dei cittadini”.

“Una rabbia che ora, con i social, trova anche nuove valvole di sfogo – commenta ancora -. Non c’è giorno che un collega, o un’istituzione, non sia bersaglio di insulti se non di minacce di stampo ideologico. E queste manifestazioni si trasferiscono dalle piazze virtuali a quelle reali, con sit in sotto gli Ordini, come è accaduto di recente a Terni, anche in concomitanza di procedimenti disciplinari”.

“Per questo, ora più che mai, è importante una rivoluzione culturale – afferma – volta a far comprendere ai cittadini che i medici, gli operatori sanitari sono dalla loro parte: che, come dicevano due nostre campagne, “il nemico è la malattia, non il medico”, e, se lo aggredisci, “poi la vita chi te la salva”?”.

Ma molte altre sono state le iniziative della FNOMCeO per sensibilizzare la popolazione: oltre alle campagne, che si declinavano in manifesti affissi nelle principali città e in spot per i social, le Tv, le sale cinematografiche, anche un Docufilm, “Notturno”, andato in onda l’8 gennaio scorso su Raistoria. Prodotto da Draka production per la regia di Carolina Boco, con Maria Grazia Cucinotta, Isabella Ragno e la partecipazione di Massimo Giletti, presentato in anteprima nel 2020 alla Camera alla presenza del Ministro della Salute Roberto Speranza, il film raccoglie testimonianze reali inframezzate da parti di fiction e racconta il lavoro e le paure di una guardia medica durante il turno di notte. È dedicato alla memoria di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa nel settembre del 2013 da un suo paziente, così come i concerti offerti dall’Ordine di Bari ogni anno in occasione della ricorrenza.

“Da oggi alla Giornata nazionale del 13 settembre si affiancherà quella del 12 marzo, celebrata anche a livello europeo: una doppia occasione di sensibilizzazione, comunicazione, prevenzione – conclude Anelli -. Importante ora insediare l’Osservatorio, per monitorare e far tesoro delle esperienze acquisite e dire veramente, una volta per tutte, ‘basta’ alla violenza contro i medici e gli operatori sanitari, qualunque sia la sua genesi e la sua espressione”.

 

Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
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31/01/2022

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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