COMUNICATO STAMPA dell’11 luglio 2009
NESSUN MEDICO È UN’ISOLA
Il Comitato Centrale della FNOMCeO, riunito oggi a Napoli, traccia una linea di interventi per una buona Sanità nelle piccole isole d’Italia, dopo il Workshop che, a Procida, ha messo sotto i riflettori le criticità di queste zone “di frontiera”
“John Donne diceva che ‘nessun uomo è un’isola’: parafrasandolo, noi ci impegniamo affinché i medici di Lipari, Capraia, Ponza e di tutte le piccole isole italiane non rimangano ai margini del Sistema Sanitario, non rimangano isolati”.
È con questa immagine che il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Amedeo Bianco, ha voluto concludere i lavori del Workshop congiunto FNOMCeO-ANSPI (Associazione Sanitaria Nazionale Italiana delle Piccole Isole) che, a Procida, ha ieri affrontato il tema della Sanità nelle 45 isole minori d’Italia.
“Ed è una Sanità che sconta grandi difficoltà nel garantire adeguati livelli di assistenza non solo ai residenti, ma anche ai vacanzieri che, nella stagione estiva, moltiplicano la popolazione a dismisura” ha detto Gabriele Peperoni, Segretario Nazionale della FNOMCeO e Presidente dell’Ordine di Napoli, che ha ospitato il Convegno “La Sanità nelle Piccole Isole”.
Un dato per tutti: dai 200 mila residenti medi, le piccole isole possono passare anche ad alcuni milioni di presenze, rendendo critico il lavoro dei medici e degli operatori sanitari.
“Ma tali criticità – ha proseguito Peperoni – possono essere trasformate in opportunità, in occasioni per palestre sanitarie innovative”.
Sul palco del Conservatorio delle Orfane Murate, si sono alternati, per tutta la giornata, oltre ai rappresentanti della FNOMCeO e quelli dell’ANSPI (il Presidente Antonino Scirè, il Vicepresidente Gianni Donigaglia e il Responsabile per la Campania Tommaso Strudel), anche il Direttore dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), Fulvio Moirano, il Direttore generale delle Risorse Umane e Professioni Sanitarie del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, il Rettore dell’Università di Messina, Francesco Tomasello.
Tutti hanno concordato su un punto: per costruire un’offerta di servizi “su misura”, è necessario cogliere – e non eludere – le differenze e le peculiarità che caratterizzano queste realtà così particolari.
“Non possiamo fare leggi uguali per diseguali” ha infatti sottolineato il presidente ANSPI Antonino Scirè. Che ha continuato: “L’obiettivo di tutti gli attori sanitari deve essere quello di migliorare la qualità del lavoro e dei servizi per garantire livelli sempre più efficaci di tutela della salute per i residenti e per le migliaia di turisti che, ogni anno, necessitano di assistenza e di cure adeguate e tempestive”.
Alla luce di queste considerazioni, nella riunione del Comitato Centrale che si sta svolgendo a Napoli, la FNOMCeO ha steso una check list degli interventi improrogabili, al fine di ottimizzare l’efficienza e l’efficacia dei sistemi sanitari nelle isole minori:
1. Prevedere e garantire remunerazioni specifiche per le prestazioni sanitarie erogate nelle piccole isole, atteso che i costi non possono raggiungere livelli di efficienza senza penalizzare l’equità e l’efficacia dei servizi sanitari.
2. Coprire i fabbisogni di personale, diminuendo il disagio dei professionisti che prestano la loro opera in questi ambienti e rendendo possibili i distacchi per l’aggiornamento e le ferie.
3. Incentivare, dal punto di vista economico, i professionisti che lavorano –sia stabilmente che in modo discontinuo – su questi territori.
4. Garantire la Formazione continua , sia con la modalità a distanza (FAD), sia con un aggiornamento sul campo, attraverso stages in strutture ambulatoriali e ospedaliere extraisolane, prevalentemente indirizzate agli specifici bisogni formativi individuali e di processo.
5. Progettare modelli organizzativi e professionali flessibili, in modo da ampliare l’offerta qualificata delle competenze, anche attraverso una coerente flessibilità delle norme ordinarie, contrattuali e convenzionali.
6. Migliorare le infrastrutture e i trasporti, come condizione imprescindibile di buona sanità.
7. Potenziare il ruolo della Telemedicina e di tutti quei Servizi di emergenza, di pronto soccorso, territoriali, ospedalieri.
“La Federazione – ha proposto Bianco – chiede che questi interventi, volti a specificare e tutelare la peculiarità delle piccole isole italiane, siano sanciti in un apposito accordo Stato-Regioni, anche individuando quale soggetto di garanzia l’AGENAS”.
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Autore: Redazione FNOMCeO