COMUNICATO STAMPA del 20 settembre 2010
A seguito del nuovo episodio avvenuto in una sala parto di Messina, di cui si è avuta oggi notizia, il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Come medici e come cittadini, chiediamo che su questo nuovo episodio riportato dalla cronaca avvenuto in una sala parto di Messina venga fatta chiarezza presto e bene sugli eventuali profili di responsabilità: questo non solo per rendere giustizia ma anche per restituire serenità e fiducia alle oltre 500.000 famiglie che ogni anno nel nostro paese vivono le gioie e le ansie della nascita di un figlio.
Quando ribadiamo che il nostro sistema di assistenza pre e perinatale può vantare i migliori standard di efficacia e sicurezza in Europa e nel mondo, non intendiamo dire che è perfetto.
Siamo invece perfettamente consapevoli che sussistono aree grigie sulle quali è necessario intervenire con rigore.
Mi riferisco, ad esempio, all’eccesso di parti cesarei nettamente al di sopra della media europea e degli indicatori internazionali, per lo più praticati in strutture convenzionate con indici di parti-anno di alcune centinaia; ad una continuità assistenziale tra ginecologo curante e medici delle strutture sanitarie di ricovero assolutamente da regolamentare nella definizione dei rispettivi ruoli e compiti al fine di evitare potenziali conflitti professionali, ad una ulteriore qualificazione della rete dei servizi di assistenza al parto fondata su congrui standards di attività e di disponibilità ed accessibilità immediata di competenze specialistiche sia generali sia neonatali (unità di anestesia rianimazione intensive e sub intensive, di neonatologia, di riabilitazione etc.), oggi carenti in alcuni punti del nostro sistema.
Non conosco ancora l’oggettiva dinamica dei nuovi fatti di Messina, ma questa notizia incide in un punto delicato e sensibile del nostro esercizio professionale e cioè il rapporto fiduciario con i cittadini.
Riteniamo sia nostro dovere lavorare in questa prospettiva rispetto alla quale non chiediamo e non intendiamo praticare omissioni o elusioni di responsabilità. Ma è altresì necessario che cresca intorno a noi una diversa attenzione e forse un po’ più di rispetto per quanto ogni giorno, con competenza, con onestà, con umanità e con non pochi sacrifici i medici fanno nell’interesse esclusivo dei loro pazienti”.
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Autore: Redazione FNOMCeO