“Dal medico di base al pediatra: le specializzazioni salva-lavoro”: è questo il titolo dell’inchiesta di Benedetta Pacelli sulle “prospettive occupazionali dei camici bianchi, tra blocco del turnover e spending review”, pubblicato questa mattina su Italia Oggi Sette. Per la FNOMCeO, è stato intervistato il suo vicepresidente, Maurizio Benato.
“I criteri adottati – spiega Benato – nella determinazione dei posti tengono conto di esigenze che arrivano da realtà diverse”.
“C’è la realtà delle Regioni – continua –, sulla base del puro criterio anagrafico e sul calcolo dei presunti pensionamenti nei diversi settori professionali, delle università, sulla base delle disponibilità logistiche e formative legate anche al numero dei docenti, e del ministero della Salute, sulla base degli obiettivi sanitari nazionali”.
“Alla luce di tutti questi dati – si legge ancora nell’articolo – la Federazione dei medici ritiene che un numero di accessi programmato pari a circa 7 mila per l’anno 2014-15 sia adeguato a coprire il turnover dei medici. Una programmazione eccessiva, al contrario, rischierebbe invece di provocare una futura nuova area di disoccupazione o sottoccupazione medica”.
“Diminuendo il numero degli accessi – continua l’inchiesta –, si andrebbe a ridurre pure lo scollamento tra laureati e aspiranti alle specializzazioni, i cui posti calano sempre di più. Mentre diminuiscono i contratti, aumentano i concorrenti visto l’aumento del numero degli accessi alle facoltà”.
Alleghiamo il pdf dell’articolo in versione integrale.
“Tutto il sistema è da riformare partendo dal rispetto delle regole” – è invece il commento del presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Giuseppe Renzo, rilasciato a Norberto Maccagno, in merito alla riduzione del venti per cento dei posti per l’accesso alle facoltà di Odontoiatria.
Molti sono i punti affrontati da Renzo nell’intervista pubblicata oggi su Odontoiatria33: dal Tavolo tecnico dove verranno portati, da parte del ministro della Salute e della FNOMCeO, i dati sul fabbisogno dei professionisti, al caso dell’Università del Buon Consiglio di Tirana, agli ingressi per ricorso al Tar, “che rendono inutile ogni programmazione nazionale”, al ministro dell’Università, che, secondo Renzo, deve cogliere le storture contro le quali è “un dovere morale, civile urlare la propria disapprovazione”.
“L’obiettivo è tutelare i nostri giovani – sintetizza Renzo – impedendo che si lucri sulla loro pelle predisponendoli ad una vita di laureati-disoccupati o, peggio, di sfruttati e sottoccupati. Battersi perché questo non avvenga è un dovere morale oltre che civile. Inoltre come CAO dobbiamo anche tutelare i pazienti garantendo che i dentisti che li cureranno siano preparati".
Ma quanti sono i dentisti oggi in Italia? È questo il tema di un approfondimento di Odontoiatria33, basato sui dati elaborati dal Ced della FNOMCeO.
Sul taglio del 20% dei posti per i Medici e gli Odontoiatri si erano espressi, nei giorni scorsi, tutti i quotidiani. Riportiamo, come esempio, l’articolo apparso giovedì scorso su La Repubblica, la prima a dare la notizia con strillo in prima pagina: “Troppi dottori sono senza lavoro” e “Medicina taglia i posti del 20%”.
Sempre sulla Formazione, Il Sole 24 Ore di oggi annuncia l’entrata in vigore dell’obbligatorietà dell’aggiornamento professionale per tutti gli Albi: l’articolo cita, ovviamente, anche l’Ecm, con i dati del Co.ge.a.p.s. sull’adempimento dell’obbligo da parte dei professionisti sanitari. Il percorso dovrà assicurare “qualità ed efficienza della prestazione professionale”, come già avviene, dal 1999, per l’Area Sanitaria.
E “La Salute è davvero un terreno in cui si gioca la produzione di valore sotto i più diversi aspetti”: così si è espresso il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, partecipando a Milano al Convegno “Salute visione di valore”. Ne dà notizia Doctor33, in un articolo a firma di Renato Torlaschi.
Secondo Bianco, la Sanità del futuro dovrà conciliare i valori civili ed etici che informano le attività mediche e sanitarie con quelli tecnici ed economici.
“Ci stiamo giocando una partita – afferma il presidente FNOMCeO – in cui si deciderà se il Sistema Sanitario dovrà ridimensionarsi e rimodellare i suoi valori (si comincia a sentir parlare di universalismo selettivo!), oppure conservare in modo forte e chiaro la sua vocazione; fa piacere che a livello europeo si stia affermando l’idea che proprio nei momenti di crisi economica bisogna investire in salute, perché è uno stimolo alla crescita, privilegiando semmai quelle aree in cui può essere più rapido il ritorno in termini di ripresa di tutto il sistema”.
Il Sistema Sanitario, a parere di Bianco, dovrà affrontare le sfide in modo “laico e non ideologico” e “permettere la ricostruzione forte dei valori di un settore che tocca tutti i diritti costituzionalmente protetti della persona”.
Bianco cita, a questo proposito, la riforma promossa negli Stati Uniti da Barack Obama, “che ha dovuto affrontare il problema duplice di tutelare il diritto alla salute di decine di milioni di americani, ma anche di modificare un sistema che toccava il 16% del Pil e rappresentava un costo importante anziché costituirsi come motore di sviluppo”.
“Sulla Sanità – dichiara ancora Bianco – convergono molti settori di sviluppo, a cominciare dall’Information and Communication Technology (ITC), e l’evoluzione del sistema va letta nel quadro di una fase estremamente critica dal punto di vista economico, in cui l’investimento pubblico è fortemente diminuito e quello privato non è particolarmente cresciuto”.
E proprio sull’uso delle nuove tecnologie, che “non devono allontanare il medico dalla persona” si era focalizzato il Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte che – sempre dalle pagine di Doctor33 e sempre intervistato da Torlaschi – all’indomani dell’incontro di Terni nel quale la Consulta aveva varato il testo del nuovo Codice Deontologico, faceva il punto sui contenuti e sulla tempistica per l’approvazione definitiva.
“Abbiamo richiamato il fatto – spiega Conte – che il medico, pur utilizzando le tecnologie più moderne, non deve mai rinunciare al suo rapporto empatico con il cittadino che chiede il suo intervento professionale; la tecnologia deve essere soltanto un mezzo per migliorare la qualità e l’efficienza della diagnosi e della terapia ma non può mai esaurirsi in se stessa o indebolire il rapporto tra medico e persona”.
Analogo sentire esprimeva Amedeo Bianco, pochi giorni prima, su La Repubblica. Nell’articolo di Michele Bocci “Stetoscopio addio, arriva lo scanner hi–tech”, il presidente così commentava la sostituzione dell’antico strumento: “Nell’uso o nel mancato uso dello stetoscopio ci sono due immagini contrapposte, di un medico che avvicina o non avvicina il paziente, lo tocca o non lo tocca, ascolta le sue parole o meno”.
“Quello strumento – continuava – mette in gioco un elemento fisico, di un dottore che accosta la mano al torace del malato e quindi oltre che oltre che cercare una diagnosi gli sta vicino”.
Bianco considera l’avvento delle nuove tecnologie “un’occasione di evoluzione del rapporto tra il medico e il paziente che non va sprecata”: “Questi strumenti – concludeva nell’articolo – dovrebbero farci riscoprire valori come il contatto, l’ascolto, le parole”.
Il Presidente è tornato pochi minuti fa sull’argomento della Comunicazione tra il Medico e il suo Paziente, intervistato da Adnkronos in merito all’iniziativa francese di far “provare” con l’aiuto di alcuni attori le modalità più adatte per dare al malato l’informazione su una diagnosi di tumore.
"La comunicazione – sottolinea Bianco – è fondamentale soprattutto in alcune situazioni. Si tratta di un aspetto che è, a tutti gli effetti, una parte della cura".
Sulla newsletter di Doctor33, Luigi Conte interviene anche su “Stamina”. Alla domanda di Marco Malagutti su quali armi abbia l’Ordine per opporsi alle ordinanze dei giudici, Conte così ribatte: “Il nostro Codice deontologico è complementare ma vige la legislazione corrente, in base alla quale quando c’è l’ordinanza del giudice è difficile sottrarsi”. Ma, su questo, uno “Speciale” nei prossimi giorni.
Dalla “Medicina giudiziaria” alla “Medicina difensiva”: ha suscitato “scalpore e consensi”, nei giorni scorsi, la lettera aperta inviata dal presidente dell’OMCeO di Roma, Roberto Lala, al Presidente della Repubblica e alle massime autorità politiche nazionali e regionali, per denunciare il clima da “caccia alle streghe” che vede, “spesso ingiustamente”, medici e odontoiatri sul banco degli imputati. Ne riporta stralci, nell’articolo di apertura dell’ultimo numero, la neonata newsletter settimanale di Medicinae Doctor, MD Digital: al Direttore Dario Passoni, ad Anna Sgritto e a tutti i colleghi della Redazione i nostri auguri per questa nuova avventura.
Sempre al fenomeno della “medicina difensiva” è dedicata l’inchiesta de “Il giornale delle Assicurazioni” (supplemento de “Il Giornale”) – dal titolo: “Una polizza per i camici bianchi” – nell’ambito della quale sono riportati alcuni pensieri di Luigi Conte, già espressi in un’intervista all’Ufficio Stampa FNOMCeO.
“In medicina – spiega Conte – esistono le cosiddette ‘bad specialties’, come ostetricia-ginecologia, ortopedia, chirurgia o anestesia, per le quali diventa difficile stabilire criteri di adeguatezza dei premi e dei massimali e che rischiano di rimanere strangolati in una spirale di costi e di incertezze”.
La stessa rivista fa la cronaca della “guerra aperta” sul Decreto Rc auto, che come riporta La Repubblica, ha “diviso la maggioranza”. In particolare, saltano le contestate norme che avrebbero legato a uno “sconto” la scelta di farsi visitare dai medici indicati dalla compagnia assicurativa.
E la responsabilità professionale, in particolare nell’ambito delle equipe multidisciplinari, è stata al centro del Seminario organizzato sabato a Palermo, che ha visto la partecipazione di bioeticisti, giuristi, rappresentanti delle Istituzioni: ne fa prima l’annuncio e poi il resoconto “Il Giornale di Sicilia”. Ma su questo pubblicheremo presto uno Speciale con i link alle videointerviste ad Amedeo Bianco, Salvatore Amato, e alla senatrice Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità.
Proprio in Parlamento, nei giorni scorsi, si sono registrati sgradevoli episodi di attacchi violenti e sessisti, dapprima contro il presidente della Camera, poi verso altre Parlamentari. Un “no” deciso a tali episodi viene da Annarita Frullini, coordinatrice dell’Osservatorio Professione Medica e Odontoiatrica al Femminile della FNOMCeO, che esprime il suo punto di vista in una Lettera aperta al Direttore di Quotidiano Sanità, dall’emblematico titolo: “Il sessismo fa male anche alla Salute”.
“Quando la mia identità di medico prevale su quella di genere – scrive Frullini – penso con timore che il clima attuale stia tracimando, dagli ambiti parlamentari a quelli del quotidiano, con conseguenze fortemente lesive sull’integrità e sulla salute delle donne”.
Sempre Quotidiano Sanità apriva, venerdì, citando la comunicazione dell’Ufficio Legislativo della FNOMCeO sull’obbligatorietà dei Pos anche negli studi medici. Dell’argomento si occupa oggi anche Dottnet, mentre l’Ansa sta chiedendo alla FNOMCeO un approfondimento sulla materia.
Infine, una notizia che riguarda la questione dei medici fiscali che operano per conto dell’Inps, sulla quale anche la FNOMCeO era in più occasioni intervenuta: la XII Commissione della Camera ha deliberato l’inizio di un’indagine conoscitiva sulla materia. Lo dichiarava il presidente della Commissione, Pierpaolo Vargiu, all’Adnkronos: in allegato, il lancio di agenzia. La notizia è approfondita oggi da Mauro Miserendino su Doctor33.
Autore: Redazione FNOMCeO