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Quando la Sanità fa notizia: la FNOMCeO e la CAO per cure più sicure

La Sicurezza delle cure, mediche e odontoiatriche, è stata il fil rouge che ha legato le ultime comunicazioni della FNOMCeO e della CAO, molto riprese da tutti gli organi di stampa.

E per “sicurezza”, oltre che quella dei pazienti, si intende anche quella degli operatori sanitari, in particolare delle operatrici: ricordiamo, per tutti, i casi di Paola Labriola ed Eleonora Cantamessa, le dottoresse uccise, per le quali la FNOMCeO ha chiesto il Conferimento di Medaglie al Merito e al Valor Civile, e quello più recente di Giuseppina Jacona, la farmacista vittima, pochi giorni fa, di un rapinatore.

Oggi, 25 novembre, si celebra proprio la giornata contro la Violenza di Genere. A parlarne, in rappresentanza della FNOMCeO, è stata la Coordinatrice dell’Osservatorio Professione Medica e Odontoiatrica al Femminile, Annarita Frullini, ad un Convegno organizzato dall’Ordine di Roma e in un’intervista all’Ufficio Stampa della Federazione. Le sue parole sono state riprese, tra gli altri, da Ansa, Adnkronos, Sanità de Il Sole 24 Ore, Healthdesk, Quotidiano Sanità, Libero. Domani, tornerà sulla questione, per approfondirla, Renato Torlaschi di Doctor33.

Ma torniamo alla Sicurezza delle Cure. E partiamo dagli Odontoiatri: è di un paio di giorni fa la denuncia del presidente Renzo sulle iscrizioni in massa, agli Ordini italiani, dei laureati nelle università albanesi convenzionate con le nostre.

“Se confermate le notizie appena pervenute, cento e più nuovi studenti frequenteranno il prossimo anno il corso di laurea in Odontoiatria a Tirana: presso quali strutture e con quali capacità formative?” si chiede il presidente CAO, Giuseppe Renzo.

Che conclude: “Dopo anni di solitarie battaglie, anche la politica si accorge di un problema che la CAO denuncia da anni alle Istituzioni italiane ed europee e che può mettere seriamente a repentaglio la sicurezza delle cure nel nostro Paese”.

La notizia è comparsa praticamente ovunque: da Adnkronos (trovate il lancio in allegato), a Italia Oggi, a Panorama, a Sanità de Il Sole 24 Ore, a Quotidiano Sanità, a Infosanità e Odontoiatria33, per citare alcune testate, oltre che su molti quotidiani locali (trovate l’elenco su Libero, a questo link) .

Sempre Odontoiatria33, in veste completamente rinnovata sotto la direzione di Norberto Maccagno, riporta oggi il commento del presidente CAO Giuseppe Renzo, in merito al parere del ministero della Salute sulla possibilità, per gli igienisti dentali, di aprire un proprio studio, senza la presenza dell’Odontoiatra.

“Nella certezza che un atto normativo dirimente sarà emanato – auspica Renzo –, questa volta, e finalmente, per stabilire ambiti di competenza e rispetto dei profili professionali, invito tutti alla moderazione e ad evitare le pericolose fughe in avanti che sembrano già appalesarsi”.

Ma la qualità delle cure parte anche dalla Formazione: diverse CAO provinciali hanno ottenuto i Fondi europei per la copertura di 54 borse di studio per altrettanti odontoiatri, che potranno usufruire di uno stage di aggiornamento scegliendo tra Londra, Barcellona, Granada e isola di Malta. La notizia, per la quale è stata richiesta all’Ufficio Stampa la diffusione a livello nazionale, è stata ripresa, tra gli altri, da Adnkronos, Quotidiano Sanità, Odontoiatria33, Il Messaggero, oltre che dal quotidiano locale Latina Oggi.

Sempre in tema di sicurezza, sulla questione dell’amalgama al mercurio, che sarà presto “fuorilegge”, Mariangela Latella, giornalista che scrive per molte testate, tra le quali Il Sole 24 Ore, ha intervistato il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo.

Ecco, in anteprima, in versione integrale, il suo virgolettato.

“Ma, dopo i nostri fratelli nord europei, le cose stanno iniziando a cambiare anche nel nostro paese che, proprio nel mese di ottobre, ha sottoscritto un trattato internazionale a conclusione di un programma Onu per l’ambiente (Unep) che vincola l’Italia a varare norme per l’abolizione del mercurio da qualsiasi uso, compreso quello odontoiatrico”.

“Oltre a questo, c’è tutta un’attività di sensibilizzazione della categoria sul tema delle amalgame al mercurio. Già dal 2011, infatti, l’Ordine ha diffuso delle raccomandazioni a tutti i dentisti d’Italia per diffondere l’utilizzo della rimozione protetta delle otturazioni contenenti mercurio. Si tratta di un invito che vincola tutti i professionisti in nome del dovere deontologico di esercitare in termini di qualità e sicurezza. Non vincola, però, i 15mila dentisti “improvvisati” (così come quantificati dagli accertamenti dei nas), che esercitano abusivamente la professione odontoiatrica e che non sono vincolati a nessun codice deontologico”.

“In termini di business, quello della rimozione delle otturazioni al mercurio e della loro sostituzione con compositi di tipo resinoso di seconda e terza generazione sarebbe un affare che a livello nazionale potrebbe valere, secondo una stima prudenziale, circa 240milioni di euro, posto che un’otturazione costa mediamente circa 100 euro e che in Italia sono circa 2,4 milioni i pazienti che vanno dal dentista”.

“Tuttavia, proprio alla luce del diffuso fenomeno degli abusivi, sarebbe rischioso e antieconomico spingere verso delle rimozioni di massa. Rischioso perché il professionista è obbligato, oltre che alla rimozione protetta, anche allo smaltimento corretto del materiale tossico mentre l’abusivo, per definizione, sfugge ad ogni controllo. Antieconomico perché sono spese che potrebbero andare a ricadere sul sistema sanitario nazionale”.

La Sicurezza delle cure è, da sempre, al centro del programma politico di tutto il Comitato Centrale della FNOMCeO. Proprio sulla Sicurezza e sulla Responsabilità Professionale la FNOMCeO è stata sentita in audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera, sulle diverse proposte di Legge sinora presentate. A rappresentare la Federazione, il Segretario Luigi Conte, il Direttore Marco Cavallo e l’Avvocato Roberto Longhin.

I contenuti dell’audizione, rilanciati in una nota, hanno molto interessato la Stampa tutta: ne danno notizia, tra gli altri, Ansa, Adnkronos, Asca, Panorama della Sanità, Sanità de Il Sole 24 ore, Dottnet, Corriere Sanità, Doctor33 – che ha intervistato Luigi Conte –, Il Nuovo Medico d’Italia, Federfarma.it.

E il tema della responsabilità professionale è la prima delle richieste che la FNOMCeO fa alla politica, per voce del presidente Amedeo Bianco, nell’articolo de Il Sole 24 Ore “Dagli Ordini aut aut alla Politica”, a firma di Alessandro Galimberti, pubblicato il 19 novembre.

Riportiamo la dichiarazione di Bianco: “Il tema della responsabilità professionale per colpa va affrontato con urgenza, ma anche la formazione, l’accesso alle specializzazioni, la riforma dell’Ordine, il blocco delle convenzioni, le difficoltà nel turnover”.

Meno preoccupati i medici, per la tracciabilità dei pagamenti che coinvolge le altre professioni intellettuali, riunite nel Cup.

“La tracciabilità dei pagamenti – si legge nell’articolo, che alleghiamo in versione integrale – tocca da vicino anche i medici, ma per una categoria formata per l’80% da lavoro dipendente i problemi sono altrove”.

Sulla questione della tracciabilità dei pagamenti, che – salvo proroghe – a partire dal 1° gennaio 2014, coinvolgerà tutti i professionisti, e quindi anche i medici, aveva già indagato, sempre per Il Sole 24 Ore, Sezione “Norme e tributi”, Valentina Melis. Il suo articolo “Pagamenti tracciabili in stand – by” apre citando l’invio, da parte di Amedeo Bianco, di una comunicazione a tutti i Presidenti d’Ordine, per ricordare l’obbligo, previsto dal Decreto Sviluppo-bis del Governo Monti, che impone ai professionisti e alle imprese di dotarsi del Pos (dispositivo per bancomat e carte di credito) a partire dal nuovo anno.

Anche per i medici, la qualità professionale parte dalla Formazione: sul Forum Ecm torna ancora Sanità de Il Sole 24 Ore, che fa tracciare un bilancio, a conclusione dei lavori, a Luigi Conte.

La qualità e la sicurezza delle cure, insieme, non possono che rinsaldare quell’Alleanza Terapeutica, quel Patto tra Medico e Paziente che porta alla guarigione. Ma cosa succede se questo legame di fiducia viene messo in dubbio da un certo clima mediatico, culturale, o persino da un film?

Il Comitato Centrale della FNOMCeO, riunito la settimana scorsa a Caserta, è voluto intervenire, con un Comunicato, sul film “Il Venditore di Medicine”, presentato fuori concorso al Festival di Roma: protagonista un informatore farmaceutico che si trova a corrompere alcuni medici.

Il forte “no” della FNOMCeO alla “cultura del sospetto” è rilanciato da Adnkronos, Quotidiano Sanità, Healthdesk.

Infine, alcune notizie riguardanti l’attività istituzionale della FNOMCeO.

Sarà italiana la nuova presidenza della Uemo, l’Unione Europea dei Medici di Medicina Generale: il nuovo presidente sarà Aldo Lupo. A riprendere la notizia sono: Ansa, Adnkronos, Sanità de Il Sole 24 ore, Quotidiano Sanità.

Sulla certificazione di malattia interviene, invece, Guido Marinoni, membro del Comitato Centrale, che su Doctor33 lancia l’allarme: per la crisi, sempre più italiani non possono permettersi troppe assenze, per non mettere a rischio il posto di lavoro.

Sempre sulla crisi, interviene anche un altro membro del Comitato Centrale, in qualità di presidente dell’OMCeO di Modena: Nicolino D’Autilia, che, dalle pagine del Resto del Carlino, illustra i risparmi che l’incremento della medicina del territorio procura ai bilanci delle Asl.

Autore: Redazione FNOMCeO

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