Sulla sindrome da “burnout” dei medici – Nella interrogazione si rileva che la sindrome da burnout mette a rischio buona parte della qualità delle cure mediche nei vari Paesi europei e in quelli stranieri; infatti, aumentano in tutto il mondo i casi di disagio psicofisico tra i dottori, gli infermieri e il personale medico specializzato. Si stima che un buon 30 per cento degli operatori sanitari con più di 50 anni, demoralizzati dalla mole di lavoro, da una burocrazia sempre più ingombrante e da preoccupazioni legali stia pensando di cambiare settore di lavoro. La sindrome del burnout è raccontata come una perdita di interesse nei confronti delle persone con le quali l’operatore svolge la professione. È definita come condizione caratterizzata da esaurimento emotivo (esaurimento delle risorse e diminuzione dell’energia), depersonalizzazione (atteggiamenti e sentimenti negativi, insensibilità e mancanza di compassione) e mancanza di realizzazione personale (valutazione negativa del proprio lavoro relativo a sentimenti di competenza ridotta); i camici bianchi sono sempre più spesso soggetti a cali di attenzione e concentrazione e, per questo, protagonisti e al tempo stesso vittime di errori. Di conseguenza, il forte stress lavoro-correlato li induce in diversi casi a ricorrere a droghe ed alcool: solo in Italia sono circa 5 mila gli operatori sanitari che ne fanno uso; in contesto europeo, il dato sale a circa 40 milioni, ovvero il 22 per cento della popolazione; l’indice è puntato contro il precariato, l’età dei medici avanzata, il blocco del turn over: tutti fattori che contribuiscono a determinare caos e confusione negli ospedali. E le difficoltà raddoppiano nel caso di grandi metropoli, come Roma, Londra o Parigi, che ogni giorno fanno i conti con “emergenze croniche”.). Si chiede quali iniziative il Ministro della Salute intenda adottare per attuare politiche di contrasto volte ad affrontare e prevenire un aumento di questo nuovo problema socio-sanitario; se non sia il caso di assumere iniziative per rilevare il fenomeno e istituire un osservatorio ad hoc)
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