No all’abbandono della sperimentazione animale

Facendo riferimento al dossier sullasperimentazione animale comparso su Repubblica Salute del 9 febbraio 2016 (vedi allegato) e alsuccessivo editoriale della Senatrice Elena Cattaneo del 18 febbraio 2016 (vedi allegato) è opportunoribadire alcuni concetti utili ai medici italiani. I cittadini esigono che laricerca sia libera e che non sia vincolata da limiti che possano ledere l’esercizio del diritto alla salute.Soprattutto il medico clinico, che ha come fine ultimo del suo agire il benedel paziente, si aspetta che la ricerca metta a sua disposizione rimedi semprepiù efficaci.

La ricerca deve essere pertantoregolamentata in modo rigoroso, ma non deve essere rallentata o ostacolata, sesi vuole perseguire l’interesse dei pazienti. Le leggi vigenti obbligano a presentare sperimentazioniidonee su animali di piccola e/o grossa taglia prima di passare alla sperimentazionedi un nuovo farmaco sull’uomo. Questopassaggio è indispensabile perché, se non si acquisiscono prima informazioni sulla sicurezza edefficacia dei trattamenti, si corre il rischio concreto di sperimentaredirettamente su pazienti e bambini. Una prospettiva da rifiutare per l’orrore che suscita.

Ogni metodo, tecnica, proposta,approccio complementare, integrativo o – ove possibile – alternativo allasperimentazione animale sarà il benvenuto.

Ma deve essere riaffermato che, allostato delle conoscenze attuali, l’abbandono della sperimentazione animale non èpraticabile. Un fermo no pertanto a tutte le manovre che rallentano lasperimentazione e rimandano a data da destinarsi le soluzioni che la ricerca è attualmente ingrado di realizzare nell’interesse primario dei malati.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.