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“Divieto di segnalazione. Siamo medici e infermieri, non siamo spie”

“Non siamo spie”: con questo slogan si è aperta ieri la Conferenza Stampa organizzata da Medici Senza Frontiere (MSF), Società Italiana Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e Osservatorio italiano sulla Salute Globale (OISG), affinché il Parlamento non sopprima il principio della “non segnalazione” alle autorità degli immigrati irregolari che chiedono di essere curati.

Presente anche la FNOMCeO, con una lettera che il presidente Amedeo Bianco ha voluto scrivere al professor Salvatore Geraci, presidente SIMM, per dare il suo assenso all’iniziativa.

Uno dei principi fondamentali che riguardano la salute come bene collettivo è fondato sul libero accesso alle cure – ha scritto Bianco nella lettera, che alleghiamo integralmente per i nostri lettori – e quindi ogni misura o provvedimento che possa limitare tale libertà rischia di tradursi in un boomerang per la tutela della salute collettiva”.

Aggiungendo anche che “Come in guerra, anche in quella più sanguinosa, un briciolo di ragione si traduce in corridoi umanitari per consentire l’elementare esercizio della solidarietà e della vicinanza ai più fragili, allo stesso modo riteniamo che in una comunità moderna e civile (e in pace) l’accesso alle cure debba costituire ovunque e sempre un’area protetta di solidarietà e umanità”.

Una fiaccolata davanti a Montecitorio, lunedì 2 febbraio dalle 17,30 alle 20, prima del voto in Senato di martedì, concluderà la serie di iniziative.

Autore: Redazione FNOMCeO

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