COMUNICATO STAMPA
“Fuori i mercanti dalla Professione!”: è con questo slogan che il presidente della Cao nazionale della Fnomceo, Giuseppe Renzo, chiama a raccolta, a Taormina, tutta l’Odontoiatria italiana, per una tre giorni di riflessione e di confronto che – il 3, 4 e 5 dicembre – vedrà coinvolti più di quattrocento professionisti, oltre a rappresentanti delle Istituzioni e della Politica.
“La parola chiave è: Responsabilità – asserisce sempre Renzo –. A Taormina riaffermeremo a chiare lettere proprio quest’Etica della Responsabilità, che ha come fine ultimo la Tutela del Diritto alla Salute ed è declinata su diversi livelli: Comunicazione, Prevenzione, Qualità delle Cure, Formazione e Aggiornamento”.
E, su ognuno di questi fronti, la Cao ha nel cassetto proposte concrete, che saranno presentate nell’ambito della kermesse siciliana.
Eccone alcune:
Il premio “Good Writing”, su Giornalismo e Odontoiatria che, fortemente voluto da Renzo, sarà presentato in Conferenza Stampa venerdì 4 dicembre alle 15,00 al Palacongressi di Taormina.
La Carta dei Diritti e Doveri dell’Odontoiatra, che per la prima volta metterà nero su bianco i principi fondanti della Professione, rilevandone le specificità e le peculiarità che non possono non avere un riflesso nell’Etica e nella Deontologia, e che sarà varata a conclusione dei Lavori
Il Progetto di Odontoiatria Sociale che, con uno sforzo volontaristico da parte dei professionisti coinvolti, si ripromette di garantire a tutti le cure primarie attraverso una rete libero professionale a supporto e in sostituzione delle carenze dei Servizi Sanitari nazionale e regionali.
E, ancora, i progetti di prevenzione: quello sul Carcinoma del cavo orale, con il potenziamento della rete dei Dentisti Sentinella, e quello sull’osteonecrosi mandibolare da farmaci.
“La bocca senza denti mascellari è come un mulino senza macina, e in molto maggior conto devesi tenere un dente che un diamante” – continua Renzo -. Già Miguel Cervantes, nel suo Don Chisciotte della Mancia, celebrava l’importanza della Salute orale e, dunque, del professionista che ne è custode: l’Odontoiatra. Ma la Professione, pur nella sua indiscussa utilità sociale, è oggi accerchiata: abusivismo, crisi economica, bizantinismi burocratici, percorsi di formazione dubbi per aggirare la programmazione la mettono ogni giorno in discussione”.
“La soluzione – prosegue – non può che essere una e una sola: rafforzare l’Alleanza terapeutica con i pazienti ed estenderla a tutta la società, rinsaldando il rapporto di fiducia con i cittadini. Ma bisogna agire subito e su diversi fronti. Quello della buona Comunicazione, innanzitutto, perché il cittadino deve essere non solo informato ma messo in condizione di comprendere – al di là di promesse illusorie o di falsi bisogni indotti da una pubblicità scorretta – come meglio preservare la sua salute. E poi, nello specifico, quello della Prevenzione, del carcinoma orale ma anche di malattie iatrogene come l’osteonecrosi mandibolare causata da alcuni farmaci per l’osteoporosi, i bisfosfonati. Quello della Qualità delle cure, che non può ridursi a una questione economica: chi più ha, meglio si cura, gli altri sono esclusi. Un vulnus sociale, oltre che professionale, che non possiamo permettere né permetterci. Ma la qualità delle cure non può prescindere da una Formazione di qualità: per questo, insieme all’Università e alla Politica, parleremo di Formazione, di Accesso alla Professione, di Aggiornamento. Troppi sono stati i casi in cui la Formazione è diventata terreno di speculazione sulla pelle dei giovani: università portoghesi, albanesi, rumene, bulgare fanno tentativi – in genere, tempestivamente bloccati dalla Legge, come nel caso della Pessoa o dell’Università a Enna – di aprire succursali in Italia dove si può entrare pagando cifre elevate e aggirando i test di ingresso”.
“L’Etica è la nostra infallibile arma contro la deriva economicistica della nostra professione, a tutti i suoi livelli – conclude Renzo. “Per questo l’Odontoiatria si unisce a Taormina, al grido di: Fuori i mercanti dalla Professione!”
Autore: Redazione FNOMCeO