Con la Sentenza n. 10304/13, dello scorso maggio, delle Sezioni Unite Civili, la Corte di Cassazione ha ribadito alcuni aspetti fondamentali riguardanti il ruolo degli Ordini nella verifica della pubblicità professionale.
In particolare, le Sezioni Unite hanno respinto con chiarezza la prospettiva secondo la quale dalla normativa europea “deriverebbe il riconoscimento di un principio di libertà nella pubblicizzazione delle attività professionali”.
“Si tratta di una prospettiva esegetica – rileva la Corte – che non può essere condivisa”.
Secondo la giurisprudenza delle Sezioni Unite della Cassazione, infatti, si è già evidenziato (Cass. S.U. 10 agosto 2012, n. 14368) come l’articolo 2 della “Legge Bersani”, attuativo nel nostro ordinamento della normativa europea in materia di libera concorrenza, non incida “sul rilievo disciplinare delle modalità e del contenuto con cui la pubblicità informativa è realizzata”.
In allegato, il testo della Sentenza e la Circolare introduttiva della Fnomceo.
Autore: Redazione FNOMCeO
