Il ministro Sacconi incontra i dentisti a Treviso

Mogliano Veneto (TV), venerdì 27 giugno.

Circa 500 le presente all’incontro organizzato da Andi Veneto per discutere sul Decreto dell’ex Ministro della Salute Livia Turco sui Fondi Sanitari Integrativi e sulla formazione delle assistenti venete.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con Aiaso, sindacato delle assistenti.

Relatori del convegno, oltre ai padroni di casa di Andi Veneto, (il Presidente Zovi, il segretario sindacale Dal Carlo e l’ex-presidente nazionale Carli), il Ministro del Welfare sen. Maurizio Sacconi, il Presidente della Commissione Nazionale Albo Odontoiatri Giuseppe Renzo, l’Assessore alla Sanità del Veneto Sandro Sandri, il Presidente Nazionale Andi Roberto Callioni e la Presidentessa Nazionale Aiaso Anna Girardi.

In platea numerosi ospiti illustri in rappresentanza di istituzioni e forze dell’ordine.

L’incontro si è aperto affrontando i temi regionali con l’assessore alla sanità del Veneto Sandri, al quale è stata fatta espressa richiesta di ripetere il corso di formazione con il quale negli anni 2005-2006 sono state formate 1700 assistenti, ottenendo una certificazione regionale delle loro mansioni. La Presidentessa Aiaso Girardi ha espresso le aspettative delle assistenti in tal senso.

Il segretario sindacale Andi Veneto ha anche fatto presente all’Assessore che sono ormai maturi i tempi, visti gli obblighi sempre crescenti che gravano sulla professione, che gli odontoiatri possano accedere a forme di finanziamento regionale per avviare ed attrezzare gli studi. Inoltre, l’importante per le fasce di popolazione meno abbienti, che documentino inequivocabilmente questo status, di poter avere il rimborso di una parte dell’importo speso per cure dentarie. L’assessore alla salute del Veneto ha confermato la propria disponibilità al dialogo costruttivo per quanto di sua competenza.

Il Presidente Andi Veneto Zovi ha quindi annunciato la presenza in sala del Ministro del Welfare Sacconi. L’arrivo del Ministro, salutato dall’applauso della folta platea, ha permesso di introdurre il tema del decreto sulla sanità integrativa “secondo pilastro del Ssn” che l’ex Ministro della Salute Livia Turco ha firmato dopo la caduta del Governo Prodi, poco prima delle nuove elezioni. Questo Decreto impone ai fondi sanitari, per mantenere lo status di “fondi doc” che beneficiano di detrazioni fiscali, di erogare un 20 % di prestazioni odontoiatriche. In pratica, con questo decreto si spiana la strada per l’apertura di strutture sanitarie convenzionate con i fondi doc a tariffe fissate, nelle quali, secondo Andi Veneto, i pazienti verrebbero gestiti industrialmente e si perderebbero i valori fondamentali della professione odontoiatrica italiana ossia la qualità, l’umanità, la sicurezza, la continuità assistenziale, con perdita della libera scelta del curante ed accaparramento della clientela. Emergono quindi forti criticità sia per il settore odontoiatrico, destinato alla crisi, sia per i cittadini, che rischiano di perdere un servizio sanitario di grande importanza per la loro salute.

L’argomento è stato analizzato dal prof. Carli, il quale ha spiegato, tra le altre motivazioni, che il decreto avvantaggia strutture che non sono in grado di fornire un aspetto che gli studi odontoiatrici da sempre offrono: quello del controllo della qualità delle loro prestazioni, anche a distanza di tempo.

A questo punto è intervenuto il Ministro del Welfare sen. Maurizio Sacconi, che ha dichiarato che esigenze economiche portano a confermare la strada dei fondi per risolvere le necessità di cura di un bacino di utenti sempre più ampio, soprattutto venendo incontro alle esigenze delle fasce di popolazione in maggiore difficoltà, ampliando al massimo l’offerta.

Il segretario sindacale Andi Veneto ha fatto presente al Ministro che la qualità delle prestazioni erogate dalle strutture convenzionate con i fondi non potrà essere mai paragonabile a quella fornita dagli studi tradizionali e che questo è stato già dimostrato in paesi, come la Germania, dove dove l’odontoiatria convenzionata è stata un’esperienza fallimentare.

Il Ministro ha detto che uno degli impegni fondamentali sarà il controllo della qualità delle prestazioni. A riguardo, intende confermare e rinforzare il ruolo degli Ordini Professionali, che saranno il principale riferimento per il Ministero.

Nell’invitare  i dentisti ad attrezzarsi per far fronte alle nuove esigenze di mercato della sanità, ha tenuto a confermare, che il decreto sui LEA è inattuabile per questioni di merito e di metodo, mancando anche della copertura finanziaria.

Il Ministro ha concluso dicendo che l’attuale governo non intende ricalcare pedissequamente la strada intrapresa dal precedente Ministro della Salute, in particolare per quanto riguarda i fondi Doc.
Non intende infatti suddividere i fondi nelle due categorie, Doc e non-Doc.

Questo passaggio sembra essere particolarmente importante, perché se i fondi integrativi non vengono avvantaggiati solo in caso dell’erogazione obbligatoria dell’odontoiatria, ben difficilmente se ne faranno carico. Lo dimostra anche il fondo Cadiprof della stessa Confprofessioni a cui è iscritta Andi, che, non essendovi obbligato, non prevede copertura di cure odontoiatriche.

Il Presidente CAO Nazionale dott. Giuseppe Renzo è intervenuto mettendo l’accento sugli aspetti deontologici che vengono messi a rischio dall’introduzione del sistema dei fondi, in particolare su accaparramento della clientela, pubblicità scorretta, concorrenza sleale.

Sulla necessità che questo governo si impegni a combattere il grave fenomeno dell’esercizio abusivo della professione, che provoca, oltre danni alla salute pubblica, enorme discredito su tutto il comparto odontoiatrico per l’imponente evasione ed elusione fiscale , che per semplificazione dozzinale viene attribuita ai “dentisti”.

Ripropone quanto presentato, con un governo di altro colore politico, dalla CAO Nazionale: una “convenzione indiretta”; unica proposta che consentirebbe il coinvolgimento di tutta la libera professione odontoiatrica.

La “convenzione indiretta”, correttamente studiata ed applicata, potrà fornire una serie di  prestazioni ricomprese in un nomenclatore, che nel rispetto di prefissati parametri qualitativi tutelino  i pazienti e forniscano il supporto richiesto ad un sistema sanitario in crisi.

Un sistema di convenzione indiretto può garantire, nel contempo : libertà di scelta, coinvolgimento di tutti i professionisti , tutela della salute orale dei meno ambienti.

Perché se è giusto chiedere collaborazione, non si può certo chiedere ai liberi professionisti di sostituirsi e vicariare i compiti delegati al S.S.N.
Ha confermato, ringraziando il Ministro Sacconi per la disponibilità pubblicamente manifestata a discutere preventivamente le diverse tematiche   con i rappresentanti degli albi odontoiatri degli ordini, anche con la costituzione di un tavolo di confronto, la piena disponibilità da parte della CAO Nazionale(organo ausiliario dell’amministrazione pubblica) a fornire un pieno libero e, se necessario, critico contributo anche a questo Governo, da cui, per la verità,ha già ricevuto le prime importanti e positive risposte.
 
Dopo l’intervento del dott. Renzo, il Ministro Sacconi e l’Assessore alla Salute Sandri si sono accomiatati.

Ha quindi preso la parola il Presidente Nazionale Andi Callioni, che ha disegnato un quadro della difficile situazione finanziaria nella quale versano ora i cittadini e della necessità per Andi di sedersi al tavolo delle trattative per trattare di ogni aspetto della professione, compreso quello delle tariffe.

Il segretario sindacale Andi Veneto Dal Carlo ha ribadito che nel Veneto tutte le province Andi si sono espresse per l’assoluta contrarietà a trattare sulle tariffe dei dentisti e per proteggere ad oltranza la libera scelta del curante da parte del paziente.

Il Presidente Regionale Zovi ha quindi chiuso la serata. Grazie alle relazioni stabili con le istituzioni regionali e locali instaurate da Andi Veneto, da lui capitanata, la sezione veneta dell’Andi è riuscita a riunire in un medesimo convegno il vertice delle rappresentanze istituzionali e di categoria, aprendo un dialogo senza precedenti sui temi attuali più importanti per l’odontoiatria.

Autore: Redazione FNOMCeO

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