COMUNICATO STAMPA del 3 novembre 2014
Sulla vicenda dei candidati che dovranno ripetere le prove per l’accesso alle Scuole di Specializzazione – dopo che sono stati invertiti i quiz per l’Area Medica con quelli per l’Area dei Servizi clinici -, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha diramato la seguente nota.
“L’inescusabile errore commesso nella somministrazione dei test per la selezione per l’accesso alle Scuole di Specialità di Area Medica e dei Servizi clinici (interessati 11242 giovani) ripropone due questioni che direttamente coinvolgono i ruoli e le funzioni della FNOMCeO in rappresentanza degli Ordini provinciali.
La prima attiene a un profilo di rispetto civile ed etico dovuto a quelle migliaia di giovani medici (precisamente 12168), ai quali viene richiesta una dura selezione nazionale (sono poco più di 5000 i posti disponibili), che arriva dopo diciotto mesi di attesa, per poter accedere alla Formazione specialistica, requisito indispensabile per aspirare a un qualsiasi accesso al lavoro.
Al momento è difficile individuare quali interventi possano restituire dignità e affidabilità alla prova nel suo complesso, e quali possano essere le soluzioni a invarianza di contesto normativo, ma intanto è certo che tutte le responsabilità coinvolte debbano assumere gli atti conseguenti, essendo in gioco la credibilità e la serietà delle Istituzioni.
La seconda questione è più generale ed attinente a un’insopportabile nebbia che ormai avvolge tutta la Formazione medica, dall’accesso alle Scuole di Medicina alla Formazione post lauream.
In realtà questi errori nel sistema, che vanno tragicamente ad accumularsi, sono perfetti indicatori del baratro di una crisi senza uscita.
E sono errori che gravano sulle spalle incolpevoli di tanti giovani e delle loro famiglie, ostaggi di ritardi e di miopie autoreferenziali di un sistema formativo che già oggi, cifre alla mano, emargina migliaia di giovani e che sempre più – ad invarianza di ordinamento – ne emarginerà nei prossimi anni, perduti in un limbo di dequalificazione professionale e lavorativa.
La FNOMCeO respinge questa prospettiva per i giovani che hanno tanto studiato.
La nostra Sanità ha bisogno del loro impegno, il nostro paese ha bisogno delle loro speranze”.
Nei prossimi giorni la FNOMCeO porterà questo impegno e queste speranze all’attenzione del Governo, con una Lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
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Autore: Redazione FNOMCeO