«Il problema della facoltà a numero chiuso per ora è secondario. Prima va affrontata e risolta la situazione che vede migliaia di medici, già laureati, in un limbo da cui si esce con estrema difficoltà. Ogni anno un migliaio di giovani si laurea e poi non riesce ad entrare né nelle scuole di specializzazione né nei corsi di formazione in medicina generale, perché non ci sono posti a disposizione per tutti. Sono quindi inoccupati, bloccati in un limbo tanto più assurdo nel momento in cui mancano i medici» dichiara Roberto Monaco, segretario nazionale della FNOMCeO, in merito alle proteste programmate per il 4 settembre – giorno dei test di ammissione – contro il numero chiuso nelle facoltà di Medicina.
Prima di qualunque intervento sul meccanismo del numero chiuso, si legge su SanitaInformazione.it, bisogna quindi aumentare le borse per le specializzazioni e la medicina generale. Così facendo, gli inoccupati intraprenderanno il loro percorso di specializzazione e potranno quindi iniziare a lavorare e a sostituire i medici che nei prossimi anni andranno in pensione, affrontando in questo modo anche il problema della carenza di camici bianchi. «In questo momento – aggiunge Monaco – aumentare le persone che accedono a medicina avrebbe come unica conseguenza l’aumento delle persone che rimangono nel limbo. Al Sistema Sanitario Nazionale non interessa, per ora, che ci siano più laureati, ma più specialisti».
Photo Credits: SanitaInformazione.it
Autore: Redazione