Balboni (FdI) Interrogazione carenza medici – Nella interrogazione si rileva che recentemente anche la Federazione medici di medicina generale (Fimmg) e il Sindacato dei medici dirigenti (Anaao) hanno denunciato il rischio, per i prossimi anni, di una drastica carenza di medici, generali e specialisti, per effetto, sia del calo progressivo di laureati in medicina, che per il consistente blocco del turnover; sulla base delle proiezioni effettuate, si stima un calo di 45.000 medici di base nei prossimi 5 anni e di 80.000 nei prossimi 10, con un saldo negativo in relazione ai nuovi ingressi di meno 22.000; ciò potrebbe comportare il rischio concreto, sottolineato da Fimmg e Anaao, che per i prossimi 5 anni 14 milioni di italiani resterebbero senza il medico di famiglia; è più complesso, invece, fare previsioni sulla carenza di medici specialistici perché, per le nuove assunzioni, occorre basarsi sui concorsi banditi dalle regioni, alcune delle quali con il blocco del turnover parziale o totale per il rispetto dei parametri si spesa, e l’attuale sistema delle scuole di specializzazione, non garantirà la copertura degli organici, con carenze soprattutto di pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi;tale situazione, inoltre, determina per gli specialisti attualmente in servizio nelle strutture pubbliche carichi di lavoro eccessivi, turni sempre più estenuanti e continue rinunce a riposi e ferie; a tutto ciò vanno aggiunti i numerosi e consistenti definanziamenti del settore pubblico, che rendono gli ospedali sempre più insicuri per i medici e meno soddisfacenti per i pazienti, aumentando il rischio di errori in corsia e l’esasperazione degli utenti con i noti casi, sempre più frequenti, di aggressioni al personale ospedaliero;a fronte di tutto ciò, sempre più numerosi sono i giovani medici specialisti che cercano un impiego professionale nel settore privato, se non addirittura all’estero, con condizioni lavorative meno disagiate, e spesso molto meglio remunerate. Si chiede di sapere ai Ministri della salute e dell’istruzione, dell’università e della ricerca quali misure urgenti di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare, anche in vista della prossima legge di bilancio per il 2019, per ovviare alle criticità evidenziate in premessa e in ogni caso, se non ritengano che un intervento, anche di carattere normativo, in materia di programmazione a livello nazionale degli accessi a determinati percorsi di formazione universitaria, finalizzato ad abolire il cosiddetto ‘numero chiuso’ per l’accesso alla facoltà di medicina, possa contribuire, in maniera determinante, a superare la fase emergenziale in atto, derivante dalla strutturale carenza di medici sul territorio italiano.
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