“Siamo vicini alla famiglia della collega Chiara Filipponi, anestesista dell’ospedale di Portogruaro, che è purtroppo il primo medico ad essere morto in seguito alla presunta sovrapposizione del Covid-19, contratto sembra durante un ricovero in un’altra struttura, a una sua malattia preesistente. Purtroppo abbiamo notizia di molti colleghi delle zone rosse e comunque del Nord Italia che si sono contagiati, presumibilmente durante lo svolgimento della professione. Alcuni di loro sono in gravi condizioni”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCEO), Filippo Anelli, commenta la notizia del decesso del medico del veneziano.
“Le Regioni devono essere trasparenti e dare indicazioni univoche ed efficaci per la protezione del personale sanitario – aggiunge Anelli -. Medici, infermieri, farmacisti in queste ore stanno gestendo anche questa emergenza con abnegazione, professionalità, etica e senso del dovere. Non devono essere abbandonati a loro stessi ma messi in condizioni di sicurezza. Perché ogni professionista contagiato o in quarantena non solo è una risorsa sottratta al Servizio sanitario nazionale ma un potenziale veicolo di contagio per i colleghi e i pazienti”.
“Per questo chiediamo alle Regioni un report dettagliato sulla disponibilità dei dispositivi di protezione – conclude– . Abbiamo già chiesto l’intervento del Ministro perché forniscano i dati sul numero di colleghi contagiati e in quarantena in modo da poterli sostituire anche con personale proveniente da altre zone d’Italia”.
Ufficio Stampa Fnomceo
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7 marzo 2020
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO