Bari, 29 marzo 2020. “Ridurre la burocrazia per attivare subito tutti i laboratori presenti sul territorio e fare più tamponi agli operatori sanitari, oltre che ai sintomatici e ai loro contatti” – è la richiesta lanciata da Nicola Calabrese, vice-segretario nazionale Fimmg e Segretario Fimmg Bari – “In Puglia abbiamo una rete straordinaria di laboratori. Usiamola!”.
Occorre seguire il modello del Veneto, dove i temponi sui medici vengono effettuati due volte la settimana per rendere sicuri ospedali e ambulatori.
I numeri ci dicono che le stime ufficiali sull’epidemia sono ampiamente sottostimate. Come dimostrano i dati, in linea quelli di Vò Euganeo, della Corea del Sud – dove sono stati effettuati test di massa – la maggior parte dei contagiati sono giovani (tra i 20 e i 29 anni), asintomatici o paucisintomatici. “Abbiamo stime sulla letalità del virus, cioè sul numero dei deceduti rispetto al numero degli infetti, che sono un artefatto statistico. Derivano da un numero di malati altamente sottostimato. – aggiunge Nicola Calabrese – “Sul territorio i tamponi non vengono ormai effettuati nemmeno ai sintomatici e sono gli stessi operatori sanitari che rischiano di diffondere l’epidemia.”
La battaglia contro il Covid-19 si vince sul territorio, isolando gli asintomatici. il cui numero, come dimostra l’esperienza delle regioni del Nord, è maggiore rispetto a quelli testati con i tamponi. In assenza di certificata positività, oggi manca infatti la possibilità di costringere all’isolamento i sospetti e tutti i loro contatti, con il rischio altissimo di un’ulteriore diffusione del contagio.
“Se chiedete a qualunque medico di medicina generale, vi dirà che sta assistendo a domicilio pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid-19 a cui non è mai stato fatto il tampone e i cui familiari continuano magari ad uscire di casa per fare la spesa o andare in farmacia. Così l’epidemia non si fermerà mai.” – conclude Calabrese. – “Serve una stretta collaborazione tra medici, Dipartimenti delle ASL e autorità locali. I medici di medicina generale devono poter segnalare tutti i casi con sintomatologia riconducibile al Covid 19, anche paucisintomatici. Alla segnalazione deve seguire un provvedimento di sanità pubblica che coinvolga i sindaci, quale autorità sanitaria locale, per imporre la quarantena ai casi sospetti e ai loro familiari anche in assenza del tampone.”
Autore: Redazione