Il seminario, che si svolgerà sabato 16 aprile presso il Centro Servizi della Fiera di Bologna, è rivolto a dietologi, biologi, nutrizionisti, medici di medicina generale, geriatri, farmacisti.
Come ogni altro animale, gli esseri umani hanno un ritmo biologico chiamato ritmo circadiano, controllato da un"orologio biologico" che opera su base giornaliera. Questo ritmo influenza la temperatura corporea, lo statodi veglia, l‘appetito, la secrezione di ormoni. I ritmi circadiani dipendono da un sistema circadiano endogeno, unasorta di complesso "orologio interno" all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno edella notte. Il deterioramento della ritmicità circadiana è stato collegato a una vasta gamma di malattie legateall’età, al cancro, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e all’infiammazione. Gli orari in cui vengono consumati idiversi alimenti assumono una notevole importanza, poiché influenzano l’utilizzo, in termini di fonte energetica, deisingoli nutrienti. Numerosi studi suggeriscono che il sovrappeso ed altre patologie non sono il risultato diun’alimentazione ipercalorica, bensì di combinazioni alimentari e orari della loro assunzione. La dieta può quindicontrollare l’orologio circadiano e rallentare l’invecchiamento.
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Autore: Redazione FNOMCeO