Corte di Cassazione Sent. n. 45057/2022 – Guardia medica – rifiuto di atti d’ufficio – La Suprema Corte ha ritenuto il medico di continuità assistenziale colpevole di omissione di atti d’ufficio per essersi rifiutato di recarsi presso il domicilio di una paziente anziana, impossibilitata a muoversi, e di cui il figlio aveva denunciato, in una telefonata al 118, gravi difficoltà respiratorie. Si rileva, pertanto, l’indifferibilità dell’atto dell’ufficio che era ragionevolmente ipotizzabile al momento della telefonata, alla luce delle circostanze del fatto (quali le condizioni e l’età della donna, nonché la tipologia di sintomi riferita dal figlio), con la conseguenza che il soggetto agente non poteva che essersela rappresentata.
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