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Lo sviluppo delle comunità locali: il ruolo del welfare civile

Al dibattito prenderanno parte il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Roma, Nicole Alix, esperta di economia sociale e solidale dell’associazione Confrontations Europe, Antonella Sapio, Presidente di Voice, Luca Pesenti, Docente di «Sistemi di welfare comparati» all’Università Cattolica di Milano, Mario La Torre, Professore dell’Università La Sapienza e membro della task force G8 sugli investimenti ad impatto sociale, Stefano Zamagni, Ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna, e Gregorio Arena, Presidente di Labsus -Laboratorio per la sussidiarietà. La discussione verrà moderata da Raffaele Bracalenti, Presidente dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali.

La conferenza parte dalla consapevolezza della crisi delwelfare state novecentesco e dal conseguente fiorire di forme alternative, integrative e sussidiarie di risposta ai nuovi bisogni sociali, tra le quali è emerso, in maniera particolare, il cosiddetto welfare civile, una proposta in grado di interpretare sia la domanda di soggettivismo della società civile che la necessità di un maggiore coinvolgimento diretto dei territori.

Il convegno, con il quale la Fondazione conferma il proprio ruolo di think tank, attento alle maggiori problematiche economiche, sociali e politiche contemporanee, è un’occasione per approfondire ulteriormente il dibattitto teorico e progettuale sull’argomento, anche attraverso il confronto con realtà straniere. L’economista Nicole Alix porterà, infatti, il contributo dell’esperienza francese ed europea. Il tema del welfare civile, del resto, è di stretta attualità e oggi lo sviluppo delle comunità locali è centrale nell’agenda politica, proprio perché rappresenta il “contenitore” più ampio dentro cui possono trovare risposta gran parte dei bisogni sociali, vecchi e nuovi.

La Fondazione Roma in questo campo rappresenta una realtà pionieristica, dal momento che, oltre ad avere organizzato due convegni sull’esperimento inglese della Big Society, ha avviato da anni una propria riflessione, teorica e metodologica, sui nuovi sistemi di welfare, in particolare su quello civile, nell’ottica di una valorizzazione dei cosiddetti corpi intermedi. Nel 2011 è stato inaugurato un progetto di studi e ricerche dal titolo significativo: «Welfare 2020: il sistema di protezione sociale nel nostro paese». Poi la Fondazione è passata all’azione sul campo, attraverso il sostegno al progetto Wel.Com.E. (Welfare for Community Empowerment), un programma sperimentale integrato di ricerca, formazione e intervento territoriale realizzato, dall’ottobre 2013 al dicembre 2014, nell’area di Castel di Guido, dalla associazione Voice, assieme ad alcuni partner (Istituto Psicoanalitico per la Ricerca Sociale, Università della Tuscia, Labsus, Ceida, Associazioni locali). Il progetto, finalizzato alla sperimentazione di nuovi approcci teorico-metodologici per il community work and development, secondo criteri di welfare civile, ha avuto esiti molto positivi, sia sul piano della ricerca, con nuovi strumenti di indagine per lo studio di comunità, sia su quello della formazione, con la proposta di una nuova figura professionale, il«facilitatore dello sviluppo locale», oltre che nell’ambito dell’intervento territoriale.

(Dal Comunicato Stampa della Fondazione Rosselli) 

Autore: Redazione FNOMCeO

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