Stamina: gli Ordini scendono in campo

“Condivido totalmente la posizione assunta dal gruppo di medici degli Spedali Civili di Brescia, la considero una posizione estremamente responsabile e che tiene conto della vicenda nelle sue condizioni date”.

È quanto ha dichiarato a Manuela Correra dell’Ansa il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, a proposito della decisione dei medici bresciani di “eventualmente procedere ai trattamenti Stamina su formale disposizione del legale rappresentante per ogni singolo caso ordinato dai giudici”.

“Affiancheremo le decisioni di questi colleghi – ha assicurato Bianco con tutti i mezzi e gli spazi che ci sono dati”.

Si tratta solo dell’ultimo (sinora) atto del caso “Stamina”, sul quale la FNOMCeO e gli Ordini erano intervenuti più volte sin dal principio, sia con provvedimenti, sia sugli organi di stampa: è del 13 aprile 2013 il primo Comunicato della Federazione, di pochi giorni fa il più recente dell’Ordine di Brescia, che ricorda il Documento presentato al Consiglio nazionale del giugno scorso e rileva come, sotto il profilo deontologico, allo stato dei fatti non ci siano elementi che autorizzino a intervenire su alcun iscritto.

Tale Comunicato è subito stato ripreso dal canale nazionale di Adnkronos e da Doctornews33; mentre i quotidiani locali (Bresciaoggi, Corriere della Sera Brescia, Giornale di Brescia, Il Giorno Brescia) danno voce al “no” dei medici degli Spedali Civili, già rilanciato da tutte le agenzie. Il Corriere della Sera edizione di Brescia, in particolare, ospita – il 24 gennaio – il parere di Amedeo Santuosuosso, giudice e docente all’Università di Pavia, “uno dei massimi esperti italiani sui rapporti tra diritto e scienza” che definisce il rifiuto dei medici “Un diritto inviolabile”, avallando così la tesi della FNOMCeO. Oggi la vicenda viene ripresa e approfondita anche dall’edizione nazionale del quotidiano milanese, a pag 18.

E ora anche la Corte dei Conti indaga su Stamina, per presunto danno erariale: danno la notizia Il Corriere della Sera e Adnkronos.

Ma facciamo un passo indietro. I riflettori sul “Caso Stamina” erano stati riaccesi, il 13 gennaio, da un servizio di Presadiretta, che aveva svelato un “giro” di raccomandazioni e di pagamenti illegali per accedere ai trattamenti.

Molti i commenti, a partire dall’Ordine di Brescia (Ansa, Adnkronos) e da quello di Trieste (Adnkronos, Sanità de Il Sole 24 ore) – al quale Mario Andolina, il vicepresidente di Stamina intervistato dalla trasmissione di Riccardo Iacona è iscritto – sino al presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, che aveva ricordato a Sanità de il Sole 24 ore che “Il Codice deontologico non ammette terapie segrete” e aveva rilasciato un’esauriente dichiarazione a Manuela Correra dell’Ansa.

“Se il nuovo Comitato scientifico – aveva affermato Bianco non dovesse riscontrare la presenza nel protocollo stamina di quei minimi elementi di fondatezza, credo che si ponga fondatamente il problema della esecutività delle ordinanze dei giudici che autorizzano il metodo ai pazienti”.

“I medici – aveva rilevato il presidente FNOMCeO devono orientare le scelte verso la tutela della salute dei pazienti”.

In generale, aveva quindi argomentato Bianco, “il medico può sempre esercitare l’obiezione di coscienza e, dunque, rifiutare di eseguire prestazioni delle quali non è convinto. Qui però siamo dinanzi a ordinanze dei giudici e la situazione risulta pertanto estremamente complessa, anche perché – ha concluso – in questo caso un rifiuto dei medici porrebbe un quesito da Corte Costituzionale”.

Affermazioni, queste, molto riprese nei giorni successivi: da Doctornews33 a Brescia Oggi, da Il Piccolo a Il Giornale di Brescia, dall’edizione di Milano de Il Giorno a quella di Monza e Brianza, all’Adnkronos.

La questione rimbalza anche sulle pagine dei quotidiani nazionali, diventando oggetto di editoriali delle firme più prestigiose. E se La Stampa, per voce della senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo, dello storico della Medicina e bioeticista Gilberto Corbellini e del biochimico Michele De Luca, punta il dito contro i servizi delle Iene e contro la lettera di Adriano Celentano pubblicata da Il Corriere della Sera, che avevano innescato la vicenda, Il Corriere stesso risponde indicando i presunti errori di “Medici e giudici” e le “Responsabilità politiche”, riportando un “botta e risposta” tra Paolo Bianco, direttore del Laboratorio Cellule Staminali de La Sapienza e Mauro Ferrari, chiamato a presiedere la nuova Commissione ministeriale che dovrà esprimersi sul metodo Stamina.

Sulla maniera con la quale la vicenda è stata affrontata dai media, segnaliamo anche l’equilibrata analisi di Alice Pace su Wired, “Presadiretta e Le Iene, come si parla di Stamina in tv”.

Proprio l’ultima puntata de Le Iene ha mandato in onda un servizio nel quale Giulio Golia ha affermato che “il ministero della Salute era informato di tutto” e che “tutte le istituzioni sapevano: la Regione Lombardia, l’Aifa, il ministero”. La notizia è ripresa da Bresciaoggi e da Il Giornale.

Pronta la risposta dell’Aifa che arriva dallo stesso Bresciaoggi, da Il Giornale di Brescia, dall’edizione locale de Il Corriere della Sera e, ieri, da Doctornews33 e Healthdesk.

A un’inchiesta a tutto tondo su “Stamina Connection” è dedicato l’omonimo e-book di Daniela Minerva e Luca Piana (con contenuti di Letizia Gabaglio, Fabio Lepore, Anna Lisa Bonfranceschi, Tiziana Moriconi, Simone Valesini e Sandro Iannaccone e introduzione di Silvio Garattini), acquistabile sul sito de L’Espresso.

Mentre è ancora in corso l’innovativo progetto di crowfounding lanciato dall’Agenzia di Comunicazione Scientifica Zadig, “Stamina: aiutaci a fare chiarezza” ,che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per pubblicare un e book gratuito e indipendente sulla vicenda, a cura di due giornalisti specializzati, Roberta Villa e Antonino Michienzi.

La questione è stata affrontata anche dagli esperti della Consulta deontologica nazionale e dal Comitato Centrale della FNOMCeO, riuniti lo scorso fine settimana a Terni per le ultime limature alla bozza del nuovo Codice Deontologico (si veda l’edizione “speciale” del Quando la Sanità: a quegli articoli si aggiunge oggi l’intervista di Renato Torlaschi al Segretario della Federazione, Luigi Conte, pubblicata su Doctornews33).

Ma non solo su Stamina si è espressa, in questi giorni, la FNOMCeO.

Torna ancora sulla questione assicurazioni Benedetta Pacelli di Italia Oggi: e, per farlo, riprende alcune dichiarazioni rilasciate da Bianco all’Ufficio Stampa FNOMCeO nell’intervista di inizio anno.

Sulle modalità del rilascio dei certificati di Good Standing, necessari ai medici che intendano lavorare all’estero, indaga Mauro Miserendino, riportando la posizione della Federazione. Il Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte, sempre su Doctornews33 ma intervistato, questa volta, da Renato Torlaschi, commenta invece la recente sentenza del Consiglio di Stato secondo la quale solo un medico può essere Direttore di un’Unità operativa complessa, anche se questa è aggregata a un Sert.

Grande eco ha avuto la presentazione alla stampa del DDL sulla Responsabilità professionale, primo firmatario Amedeo Bianco nella sua veste di Senatore: ne hanno dato notizia Quotidiano Sanità, Healthdesk, Ansa, Adnkronos.

Infine, purtroppo, alcune tristi notizie: la scomparsa di Elias Kassabji, medico di Bogliasco travolto da una piena mentre, di domenica, andava a visitare un paziente, e quella del past president dell’OMCeO di Torino e già vicepresidente della FNOMCeO, Michele Olivetti. Il secondo è ricordato dalla stampa locale del torinese. Al cordoglio della FNOMCeO su Elias Kassabji, espresso per voce del presidente Bianco e di Musa Awad Hussein che, oltre che membro del Comitato Centrale FNOMCeO, è presidente dell’Associazione “Amai”, che raccoglie i medici arabi in Italia, è stata data risonanza da Adnkronos e Quotidiano Sanità.

Ieri mattina, infine, siamo stati raggiunti dalla notizia che è venuto a mancare, nella notte, il Collega Francesco Marabotto, per molti anni caporedattore Salute dell’Ansa. Molti esponenti della Sanità – dal ministro Lorenzin ad Amedeo Bianco – hanno voluto rilasciare un loro ricordo: li trovate riuniti in uno speciale. Si aggiunge oggi il commosso ritratto – in allegato – dell’amica e collega di una vita: Maria Emilia Bonaccorso, caporedattrice dell’Ansa.

Autore: Redazione FNOMCeO

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