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Assistenza domiciliare, Anelli (FNOMCeO): “Nei progetti di telemedicina coinvolgere anche i medici, non solo strutture, infermieri e farmacie”

Coinvolgere proattivamente i medici nell’assistenza domiciliare integrata agli anziani effettuata tramite progetti di telemedicina.

A chiederlo, il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli.

Abbiamo letto da anticipazioni di stampa – spiega Anelli – la bozza del Decreto attuativo del “Decreto anziani”, che definisce le prestazioni di telemedicina per i grandi anziani con cronicità. La previsione è che i progetti pilota possano essere proposti da Enti pubblici e privati accreditati, dagli infermieri di famiglia e di comunità e tramite la rete delle farmacie territoriali”.

“Nessuna menzione – sottolinea – per i medici, in particolare per i medici di medicina generale, che dovranno soltanto garantire che i progetti siano compatibili con il loro operato ma non potranno proporli attivamente”.

“I medici – conclude Anelli – dovrebbero invece avere un ruolo attivo anche nella presentazione di progetti, attraverso le aggregazioni funzionali territoriali, per poter portare al domicilio dei pazienti, tramite i loro studi, anche le loro competenze, che sono ovviamente diverse da quelle di infermieri e farmacisti. Confidiamo in maggior coinvolgimento da parte del Ministro della Disabilità Alessandra Locatelli, che ha dimostrato la sua sensibilità e disponibilità nei confronti dei medici, e del Ministro Orazio Schillaci, per poter offrire ai cittadini tutte le competenze necessarie sul territorio e al loro domicilio”.   

Ufficio Stampa FNOMCeO
informazione@fnomceo.it
17 giugno 2025

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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