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Anelli (FNOMCeO) al Ministro Schillaci: “Prorogare lo scudo penale per i medici, evitare vuoto normativo”

Una proroga del cosiddetto “scudo penale” per gli operatori sanitari: vale a dire la disposizione che, sino al 31 dicembre di quest’anno, prevede la limitazione della punibilità ai soli casi di colpa grave per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose, qualora il fatto sia stato commesso nell’esercizio di una professione sanitaria e in situazioni di grave carenza di personale sanitario.

A chiedere al Ministro della Salute Orazio Schillaci “un autorevole intervento” per inserirla nel prossimo “Milleproroghe”, che dovrà essere portato all’esame del Consiglio dei Ministri, è oggi il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli.

Tra le ragioni principali sottese – scrive Anelli al Ministro – alla necessità di proroga della suddetta disposizione normativa vi sono: le gravi carenze di personale e risorse che continuano a pesare sulla gestione sanitaria, il crescente contenzioso penale a carico dei medici con conseguenti danni reputazionali e spese rilevanti per i sanitari e il rischio di aumento del fenomeno della medicina difensiva: l’assenza di protezione adeguata potrebbe portare i medici a evitare attività a rischio di contenzioso, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica”.

Del resto, anche la volontà del Governo sembra andare in questa direzione: il 4 settembre scorso, il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok allo schema di un Disegno di Legge che agisce sulla responsabilità professionale, prevedendo la punibilità dei professionisti sanitari solo nei casi di colpa grave ove ricorrano determinate condizioni. Lunghi, però, i tempi di approvazione, mentre il 31 dicembre scade appunto il termine per l’applicazione delle disposizioni vigenti, rischiando di creare un vuoto normativo.

Da qui la richiesta della FNOMCeO.

“Ferma restando la necessità di una revisione della disciplina – conclude Anelli, rivolgendosi al Ministro – sulle responsabilità̀ degli esercenti le professioni sanitarie, si chiede alla S.V. un autorevole intervento al fine di inserire tra le disposizioni concernenti termini in materia di salute del c.d. “decreto Milleproroghe”, che dovrà̀ essere portato all’esame del Consiglio dei Ministri, la proroga del termine della disposizione  fino al perdurare del fenomeno della carenza di medici nel Servizio Sanitario Nazionale. Ciò in quanto si ritiene che le particolari condizioni di lavoro derivanti dalla carenza di personale, nonché́ dalla scarsità̀ dei mezzi a disposizione, siano tali da dover sollevare i professionisti sanitari dalla responsabilità̀ penale in tutti quei casi di morte o lesioni, eventualmente provocate ai pazienti, diversi dalla colpa grave, almeno fino a quando le attuali criticità̀ non risulteranno risolte o quantomeno attenuate”.

In allegato la lettera al Ministro.

Ufficio Stampa FNOMCeO
informazione@fnomceo.it
5 dicembre 2025

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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