Accesso alle procedure concorsuali per medici operanti nelle strutture di pronto soccorso

Accesso alle procedure concorsuali per medici operanti nelle strutture di pronto soccorso – Nella interrogazione si rileva che in sede di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015 (Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2015) “Disciplina delle procedure concorsuali riservate per l’assunzione di personale precario del comparto sanità”, all’articolo 2, dedicato alle “Procedure concorsuali riservate”, si disponeva “gli enti entro il 31 dicembre 2018 possono bandire procedure concorsuali, per titoli ed esami, per assunzioni a tempo indeterminato del personale di cui all’articolo 1”. Si specificava inoltre: tali procedure sono riservate, tra l’altro, anche “al personale che alla data del 30 ottobre 2013 abbia maturato negli ultimi cinque anni almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, anche presso enti del medesimo ambito regionale diversi da quello che indice la procedura”; desta dunque grande perplessità, anche relativamente alla mole di legittimo contenzioso che potrebbe derivarne, quanto contenuto nel documento “Linee Guida per l’applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015” ratificata in sede di Conferenza delle regioni in data 9 settembre 2015 che contraddice lo spirito e il dettato del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri inspiegabilmente definendo lo stesso “laconico” quanto alla disposizione oggetto della presente interrogazione, che viene secondo l’interrogante palesemente contraddetta e di fatto vanificata indicando come “il personale interessato deve comunque essere in possesso di una specializzazione, anche se non equipollente o affine a medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza”. Si  chiede quali iniziative il Ministro interrogato intenda attivare, nell’ambito delle proprie competenze e alla luce di quanto in premessa, per garantire un diritto espressamente motivato in termini di legge e la corretta attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015; se il Ministro interrogato non ritenga necessario e urgente assumere ogni iniziativa di competenza per una parziale correzione di quanto contenuto nelle linee guida stante la loro natura non giuridicamente vincolante e allo stesso tempo gli esiti di dubbia legittimità che in ogni caso potrebbero determinarsi in seguito ad una loro applicazione; se il Ministro interrogato a questo punto non ritenga necessario ribadire l’interpretazione della norma garantendone una corretta attuazione, specificando l’accesso ai concorsi a tutela di quei medici dei pronto soccorso senza alcuna specializzazione ma con adeguata professionalità di servizio che hanno già guadagnato sul campo e nel tempo vista sancita per legge la professionalità adeguata. Nella seduta della Commissione Affari Sociali del 10 novembre 2015 interviene il sottosegretario Vito DE FILIPPO  che risponde all’interrogazione sottolineando che “le linee guida adottate dalla Conferenza delle regioni in data 9 settembre 2015 sono in linea con il dettato del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015.Fatte salve le informazioni sopra rese, anticipo che nella consapevolezza della portata non completamente esaustiva della normativa sopra riferita, sono stati avviati approfondimenti, anche di natura politica, al fine di valutare la possibilità di un nuovo intervento normativo, volto a stabilizzare, in particolare, i professionisti già operanti a vario titolo nell’ambito dei servizi di emergenza-urgenza indipendentemente dal possesso del diploma di specializzazione”. Interviene in replica Salvatore CAPONE (PD) che si dichiara non soddisfatto della risposta nonostante l’apertura presente nella parte finale della risposta fornita dal Governo. “A suo avviso, è indispensabile che il Governo adotti le iniziative opportune al fine di garantire l’accesso alle procedure concorsuali a quei medici operanti nelle strutture di pronto soccorso, con una adeguata continuità di servizio, che hanno dato prova di professionalità

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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