Aggressioni contro il personale sanitario e di vigilanza avvenute in alcuni ospedali napoletani

Interrogazione e risposta del Governo in Commissione: Sulle aggressioni contro il personale sanitario e di vigilanza avvenute in alcuni ospedali napoletani – Nella interrogazione presentata dall’On. Raffaele Calabrò si rileva che nell’ultimo mese nei pronto soccorso di alcuni ospedali napoletani si sono registrate numerose e continue aggressioni contro il personale sanitario e di vigilanza. L’Ordine dei medici napoletano ha dovuto avviare una campagna di sensibilizzazione che prevede la distribuzione di pettorine, raffiguranti giubbotti antiproiettili, con la scritta “Stop alla violenza contro i camici bianchi”. Il tema della sicurezza del personale sanitario e di vigilanza nei più grandi nosocomi partenopei è riemerso più volte negli anni senza trovare evidentemente una soluzione concreta, come dimostrano le 30 aggressioni registrate dall’inizio dell’anno e che non accennano a diminuire. Le cause degli episodi di violenza contro il personale sanitario, per quanto assolutamente ingiustificabili, sono ascrivibili ad una situazione di perenne emergenza con strutture di pronto soccorso sovraffollate, carenza di personale e turni massacranti, fattori che contribuiscono ad alimentare l’esasperazione dei cittadini. Si chiede se il Ministro della Salute sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e se non ritenga necessario assumere iniziative per prevedere un’ulteriore deroga al blocco del turn over relativa a queste tipologie di strutture, al fine di garantire al personale sanitario di operare nella massima sicurezza anche ai fini della qualità dell’accoglienza e dell’assistenza da erogare in tempi rapidi). Il Sottosegretario Vito De Filippo intervenuto in Commissione Affari Sociali il 2 luglio 2015 risponde all’interrogazione sottolineando che gli episodi di violenza sono particolarmente esecrabili e mettono in evidenza possibili carenze organizzative, indicando una insufficiente consapevolezza da parte dell’organizzazione del possibile pericolo di violenza all’interno delle strutture sanitarie. Il riconoscimento del fatto illecito è importante per procedere alla definizione di interventi sotto il profilo organizzativo e logistico, per la revisione dei protocolli in uso, per avviare un’attività di formazione del personale. Il Ministero delle Salute è consapevole della gravità di tale condizione ed ha previsto la segnalazione di tale illecito come evento sentinella, attraverso il flusso, ad hoc costituito, che fa capo alla Direzione generale della programmazione sanitaria di questo dicastero. È altresì necessario che le Aziende sanitarie e la Regione tengano sotto controllo tali eventi e traggano informazioni importanti dal loro monitoraggio per effettuare valutazioni e confronti sulle condizioni di rischio delle varie strutture sanitarie. Oltre alla segnalazione dell’evento sentinella, lo scrivente Ministero ha emanato, nel novembre del 2007, la specifica “Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari” che fornisce indicazioni sulle azioni da porre in atto ai vari livelli per fronteggiare e prevenire l’occorrenza di questi eventi. Le azioni proposte riguardano: l’analisi dei luoghi di lavoro per individuare i fattori di rischio, l’attuazione di soluzioni di tipo logistico-organizzative o tecnologiche e l’addestramento e formazione del personale. Raffaele Calabrò, replicando, evidenzia che dalla risposta emerge l’intenzione di effettuare un giusto approfondimento sui casi segnalati nell’interrogazione, pur osservando che la gravità della situazione appare già testimoniata dalle 30 aggressioni fisiche verificatisi dall’inizio dell’anno in Campania nelle strutture di pronto soccorso. Concorda sulla opportunità di migliorare la logistica, l’organizzazione e la formazione ma sottolinea che attualmente il personale è sottoposto ad un carico di lavoro troppo gravoso e che anche le deroghe al blocco del turnover appaiono insufficienti a causa dell’enorme numero di pensionamenti senza sostituzione nei decenni passati. Nel complesso si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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