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Alto Adige, manifesti contro i medici italiani: la FNOMCeO segnala alla Procura

“Quel manifesto fa passare un messaggio pessimo: allarmistico per i cittadini, offensivo per i medici e, soprattutto, lesivo per il rapporto di fiducia che è alla base della relazione di cura: va ritirato, e subito”.

Non usa mezzi termini il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), Filippo Anelli, nel commentare la ‘campagna’ messa in atto, in tutto l’Alto Adige, dal partito secessionista Südtiroler Freiheit. Nei cartelloni, che campeggiano alle fermate dei bus e di fronte agi ospedali, la foto di un cadavere steso sul lettino dell’obitorio. In alto, una scritta: “Il medico non sapeva il tedesco”.

“Questa mattina è partita dal nostro Ufficio legale una segnalazione alla Procura della Repubblica – continua Anelli -, perché valuti se siano stati violati articoli del Codice penale. Il manifesto ha infatti un contenuto fortemente disinformativo e crea un rilevante e ingiustificato allarme sociale, nonché lede gravemente l’immagine dei medici in generale e, in particolare, di quelli che operano all’interno del Servizio Sanitario Nazionale”.

“La politica dovrebbe imparare, su questo come su altri versanti, a lasciar fuori la salute dalle sue strumentalizzazioni – conclude -. Spero che le autorità intervengano, perché vanno tutelati il rispetto e la dignità delle persone e delle professioni, oltre al diritto dei cittadini di affidarsi senza falsi e  ingiustificati timori ai Medici e al Servizio Sanitario Nazionale. Rinnoviamo il nostro pieno sostegno ai colleghi dell’Ordine di Bolzano e alla presidente Monica Oberrauch, che si sono trovati a fronteggiare in prima linea questo sgradevole attacco a tutta la Professione”.

Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
informazione@fnomceo.it
www.fnomceo.it
08/11/2019

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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