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ANSA e AGI sui cinque principi del “Medico nuovo” dettati dalla FNOMCeO

ANSA
SANITA’: FNOMCEO,COSI’ ‘MEDICO NUOVO’ TRA SCIENZA E COSCIENZA

(ANSA) – ROMA, 17 OTT – Per il ”medico nuovo”, quello che deve affrontare ogni giorno le scelte dettate dalla professione in mezzo a questioni scientifiche, organizzative, economiche, etiche, persino antropologiche, non serve un decalogo. Ne basta la meta’: cinque punti fermi che insieme rappresentino la bussola per orientarsi. A metterli a punto, nel corso del convegno di Padova ”Pensare per la professione” organizzato dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sono stati medici, bioeticisti, sociologi, filosofi, docenti hanno cercato che, insieme, hanno cercato di delineare la fisionomia del ”Medico nuovo”.
 Dopo tre giorni, ecco, nero su bianco, ecco i cinque principi fondamentali che sono emersi dal dibattito.
 Societa’, salute e sanita’ ”evolvono in scenari e contesti complessi  e adattativi  in modo sincrono e correlato”, per
questo – e’ il primo punto – ”il modello di erogazione delle cure si presenta sempre piu’  integrato  e articolato”. Al rapporto tra medicina e’ sanita’ e dedicato il secondo punto: ”La medicina non puo’ e non deve operare come controparte della sanita’, avendo entrambe scopi interdipendenti, interconnessi e circolari”. ”In un mondo in cui il ruolo del contesto e’ sempre piu’ importante, la medicina non puo’ costituire una variabile indipendente, cosi’ come  non puo’ esserlo  il mondo della malattia”, e’ la riflessione posta al terzo punto dai medici secondo i quali, quarto punto, ”e’ matura  l’idea che gli scopi della medicina vadano definiti attraverso la coscienza: una coscienza bioetica che dovrebbe imporre limiti alla medicina nel suo contesto sociale e culturale”. Infine, ”la medicina, cui viene continuamente rimproverato di essere sempre piu’ una disciplina ingegneristico – riparativa, non puo’ disgiungere l’obiettivo di efficienza da quello di efficacia e di equita’ nella tutela della salute”.
”La parola d’ordine e’ integrazione – dice il vicepresidente della Fnomceo, Maurizio Benato – integrazione tra scienza, coscienza e sapienza, tra medicina e sanita’, tra autonomia ed esigenze del paziente e scelte del medico, tra nuovi saperi e contesti sociali e culturali. Persino accettazione del rischio di errore come parte del procedimento medico, per una sua gestione e prevenzione concrete”. ”Accogliamo tutte le suggestioni di questo importante incontro – presidente della Federazione, Amedeo Bianco – per costruire quel ‘Medico nuovo’ capace di interpretare i grandi cambiamenti della Medicina, della Sanita’ e della Societa’, per riproporre, in questo rinnovato contesto, la missione di sempre: la tutela della salute”.(ANSA).

AGI

SANITA’: FNOMCEO, ECCO I CINQUE PRINCIPI DEL "MEDICO NUOVO"
(AGI) – Roma, 17 ott. – In un mondo in continua e vorticosa evoluzione, il medico e’ chiamato a dipanare questioni
scientifiche, organizzative, economiche, etiche, persino antropologiche. In che modo? Con quale apparato culturale affronta queste variabili dalle quali dipende il funzionamento del sistema medico e sanitario? A Padova, durante il Convegno "Pensare per la professione", medici, bioeticisti, sociologi, filosofi, docenti hanno cercato, tutti insieme, di delineare la fisionomia del "Medico nuovo", individuando, uno dopo l’altro, quegli "snodi cruciali" che determinano oggi le scelte in medicina e sanita’.
Dopo tre giorni, ecco, nero su bianco, i cinque principi fondamentali che sono emersi dal dibattito:
Societa’, Salute e Sanita’ evolvono in scenari e contesti complessi e adattativi in modo sincrono e correlato e il
modello di erogazione delle cure si presenta sempre piu’ integrato e articolato. La medicina non puo’ e non deve operare come controparte della sanita’, avendo entrambe scopi interdipendenti, interconnessi e circolari. In un mondo in cui il ruolo del contesto e’ sempre piu’ importante, la medicina non puo’ costituire una variabile indipendente, cosi’ come non puo’ esserlo il mondo della malattia. E’ matura l’idea che gli scopi della medicina vadano definiti attraverso la coscienza: una coscienza bioetica che dovrebbe imporre limiti alla medicina nel suo contesto sociale e culturale. La medicina, cui viene continuamente rimproverato di essere sempre piu’ una disciplina ingegneristico – riparativa, non puo’ disgiungere l’obiettivo di efficienza da quello di efficacia e di equita’ nella tutela della salute.
"La parola d’ordine e’ integrazione – sintetizza il vicepresidente della FNOMCeO, Maurizio Benato, che e’ anche il presidente dell’Ordine di Padova. "Integrazione tra scienza, coscienza e sapienza, tra medicina e sanita’, tra autonomia ed esigenze del paziente e scelte del medico, tra nuovi saperi e contesti sociali e culturali. Persino
accettazione del rischio di errore come parte del procedimento medico, per una sua gestione e prevenzione concrete". Quindi, la dichiarazione conclusiva del presidente della Federazione, Amedeo Bianco: "Accogliamo tutte le suggestioni di questo importante incontro, per costruire quel ‘Medico nuovo’ capace di interpretare i grandi cambiamenti della Medicina, della Sanita’ e della Societa’, per riproporre, in questo rinnovato contesto, la missione di sempre: la tutela della salute". (AGI)

Autore: Redazione FNOMCeO

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