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Autonomia ordinistica per gli Odontoiatri: Renzo commenta le dichiarazioni di Fazio

“Agli Odontoiatri va garantito l’Ordine autonomo”: è quanto ha affermato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo sabato scorso alle celebrazioni per il Centenario degli Ordini delle Professioni sanitarie. Il progetto di “costituire un Ordine specifico per la Professione odontoiatrica nel rispetto dei diritti acquisiti dagli iscritti agli Albi dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri” è stato, infatti, presentato al Governo dalle quattro professioni sanitarie – Medici, Odontoiatri, Farmacisti, Veterinari – nell’ambito di una Legge – delega che costituisce un maxiemendamento al Disegno di Legge sulla Riforma degli Ordini Sanitari.

L’Ufficio Stampa ha voluto raccogliere un commento alle dichiarazioni del ministro Fazio – lungamente applaudite dagli Odontoiatri presenti in sala – dalla viva voce del presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Pippo Renzo.

Presidente, allora, pare ci siano delle novità…
Certo: d’accordo con le altre professioni sanitarie, la Federazione ha stabilito questa Legge – delega che prevede, tra le altre istanze, anche una piena autonomia ordinistica e previdenziale della Professione odontoiatrica.

Cosa cambierà, se approvata, tale legge?
Nell’ambito della Costituzione degli Ordini delle Professioni sanitarie con laurea triennale, è necessario e improrogabile prevedere anche una Riforma dei tradizionali Ordini sanitari. La Legge – delega scaturita dal tavolo di lavoro comune a Medici, Odontoiatri, Farmacisti e Veterinari regola, appunto, questa riforma. Punti cardine ne saranno, oltre all’autonomia per la nostra professione, la riorganizzazione dei procedimenti disciplinari e la promozione dei processi di aggiornamento e di formazione.

Gli Odontoiatri sono dunque soddisfatti delle affermazioni del ministro Fazio?
Certamente: la Componente odontoiatrica della Federazione sta perseguendo – e non da ora – con coerenza l’obiettivo: a venticinque anni dall’istituzione della Facoltà di Odontoiatria, riteniamo che i tempi siano ormai maturi per una piena autonomia ordinistica. Autonomia che sarà ottenuta o con la Legge Delega, appunto, o attraverso altre strade, sempre nell’ambito della Riforma delle professioni.

Quali altre richieste hanno da perorare gli Odontoiatri, nell’ambito della Riforma delle professioni?
Ovviamente, all’autonomia ordinistica non potrà non accompagnarsi quella previdenziale, con una rappresentatività degli Odontoiatri nei vari enti di previdenza, in primo luogo l’Enpam. 

Autore: Redazione FNOMCeO

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