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Codice Deontologico: il report del seminario di Padova

Giuristi, filosofi, bioeticisti e naturalmente camici bianchi, riuniti per discutere del nuovo Codice di Deontologia medica.

Si è svolto a Padova, nella Sala Giacon di Palazzo del Capitanio, il seminario dal titolo "Il Codice Deontologico dei Medici tra passato e futuro", a cui ha preso parte anche Maurizio Benato, presidente dell’Ordine dei Medici locale, nonché vicepresidente della FNOMCeO.

L’incontro è stato promosso da Antonio Da Re (docente di Filosofia Morale dell’Università di Padova) e Andrea Nicolussi (docente di Diritto Privato dell’Università Cattolica di Milano), entrambi membri del Comitato Nazionale per la Bioetica, che hanno voluto coinvolgere diversi colleghi del mondo accademico per un confronto aperto sul nuovo Codice di Dentologica della professione medica.

Codice che, ha ricordato in apertura il professor Da Re, "è sì un testo di autoregolamentazione professionale, ma non per questo deve sfociare nell’autoreferenzialità. Dunque – ha aggiunto Da Re -, pur nel rispetto dell’autonomia dei medici, cui spetta il compito di revisionare il Codice, riteniamo che dei contributi ‘esterni’ alla professione possano essere opportuni, se non necessari".

Sulla stessa lunghezza d’onda il professor Nicolussi: "Se è vero che la Salute rappresenta un valore di altissimo rango all’interno della nostra Costituzione, quella dei camici bianchi risulta una figura di assoluto rilievo nella società italiana", ha sottolineato l’altro promotore dell’incontro.

E proprio nell’ottica di una visione "sociale" e "solidaristica" del tema salute (quale emerge dall’articolo 32 del nostro testo costituzionale), il Codice di Deontologia diventa momento cruciale di riflessione per la professione medica, soprattutto "in una società moderna sempre più complessa, in cui gli organi legislativi tradizionali non sono più in grado di esprimere norme su alcuni ambiti specifici, come dimostra anche la recente emanazione del Decreto Balduzzi", ha concluso Nicolussi.

Raccolte le osservazioni dei presenti, ha preso la parola Maurizio Benato (in allegato il testo completo del suo intervento), che ha ricordato come quella attualmente in discussione sia solo una bozza del nuovo Codice, "che presumibilmente vedrà la luce proprio nel 2014".

Benato ha, quindi, individuato alcune problematiche emerse nella stesura del testo: "Gli scopi della Medicina, oggi, si stanno modificando, ciò soprattutto in ragione dell’empowerment del paziente nel processo di cura. D’altronde  – ha aggiunto il vicepresidente FNOM – lo stesso concetto di ‘persona’ si sta evolvendo: sono tutti dati che dobbiamo prendere in considerazione nel processo di revisione del Codice".

Il presidente dell’Ordine di Padova ha concluso segnalando ai presenti un’importante novità che sarà contenuta nel nuovo Codice di Deontologia medica: "Il testo che licenzieremo affronterà anche alcuni temi che concernono la Medicina Militare – ha detto Benato – Si tratta di una prima volta assoluta, e credo si tratti di un indirizzo politico molto significativo".

Autore: Redazione FNOMCeO

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