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Commissione d’inchiesta sul SSN: i compiti

Il senatore Ignazio Marino (PD) è stato nominato, senza sorprese, alla Presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Una carica che per tradizione spetta all’opposizione, mentre spetta alla maggioranza la presidenza della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, come la presidenza delle altre commissioni permanenti. Analoga situazione alla Camera dei Deputati. Nel caso della Commissione di inchiesta, maggioranza e opposizione non hanno avuto strascichi polemici. Nulla a che vedere con la vicenda della Commissione di vigilanza Rai, dove un vero e proprio uragano si è abbattuto sul neo-Presidente Riccardo Villari (PD), eletto con i voti della maggioranza e qualche voto dell’opposizione. Una vicenda ancora non chiusa, visto che Villari non intende dimettersi per consentire l’elezione di Sergio Zavoli, nome sul quale si è realizzata, tardivamente, la convergenza tra maggioranza e opposizione.
Nella Commissione di indagine, invece, è andato tutto liscio. Ignazio Marino prende il posto di Antonio Tomassini (PdL), che l’aveva presieduta nella breve legislatura 2006-2008. Tomassini, a seguito del risultato elettorale dell?aprile 2008, è tornato a presiedere la Commissione Sanità del Senato, incarico che aveva già avuto nella legislatura 2001-2006. Sembra uno scambio di ruoli a parti invertite, visto che negli anni 2006-2008, Marino aveva presieduto la stessa commissione Sanità.
Ignazio Marino (PD) è stato nominato dal presidente del Senato Renato Schifani, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.
La Commissione d’indagine sta elaborando un programma dei lavori, essendo già nella pienezza delle sue funzioni. Giuseppe Astore (IdV) e Salvatore Mazzaracchio (PdL) sono i Vice-presidenti. Franca Bindelli (PD) e Fabio Rizzi (LNP) sono i segretari. Di seguito i componenti: Maria Altezza (PD), Dorina Bianchi (PD), Laura Bianconi (PdL), Daniele Bosone (PD), Raffaele Calabrò (PdL), Lionello Casentino (PD), Luigi D’Ambrosio Lettieri (PdL), Stefano De Lillo (PdL), Antonio Fasson (UDC-SVP-Aut), Vincenzo Galioto (PdL), Domenico Gramazio (PdL), Piergiorgio Massida (PdL), Giovanni Pistorio (Misto-MpA), Donatella Porretti (PD), Michele Saccomanno (PdL), Albertina Soliani (PD)
Tra i compiti che la Commissione d’inchiesta è chiamata a svolgere, quello di valutare le dinamiche della spesa sanitaria regionale, anche al fine di verificare l’appropriatezza delle prestazioni e l?esistenza di eventuali sprechi; quello di verificare lo stato di realizzazione delle reti dell’assistenza territoriale e domiciliare e la qualificazione dell’assistenza ospedaliera in direzione dell?alta specialità.
Tra le altre attività di indagine di cui si occuperà la Commissione è importante segnalare quella sullo stato di attuazione e sul funzionamento della rete di emergenza-urgenza (118) e di tutta l’organizzazione ospedaliera di pronto soccorso e rianimazione anche in relazione alle attività di trapianto d’organi; sulla qualità e la valutazione dei trattamenti sanitari su base regionale o di singola azienda sanitaria e quella sull’effettiva applicazione della legge 120 sulla libera professione intramuraria dei medici.
“Credo che la Commissione d’inchiesta – dice il neo-presidente Ignazio Marino – rappresenti un importante strumento di controllo per il nostro sistema sanitario che evidenza grandi diversità a livello regionale. Le verifiche e le indagini che saranno condotte permetteranno di portare alle luce le anomalie di alcuni sistemi regionali, anomalie che determinano alla fine una disparità intollerabili per i cittadini i quali dovrebbero invece essere garantiti tutto allo stesso modo, come prevede la Costituzione. Mi auguro che con la collaborazione di tutti i membri della Commissione riusciremo ad indicare le situazioni che necessitano di essere denunciate ma soprattutto correggerle. L’obiettivo è quello di difendere quel bene prezioso per tutti noi che è il nostro servizio sanitario nazionale”. 


 

Autore: Redazione FNOMCeO

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