Cure odontoiatriche e solidarietà: l’intervento di Pippo Renzo

Molto risalto ha avuto sugli organi di stampa l’iniziativa di un dentista di Grosseto che, un giorno a settimana, si è offerto di curare gratuitamente i bambini sino a quattordici anni.

Ma non è questa l’unica iniziativa di solidarietà sociale degli Odontoiatri italiani, che da sempre – e ancor più in questi tempi di crisi globale – non si tirano indietro di fronte alle necessità dei più deboli.

Solo per citare alcune di tali iniziative, ricordiamo il progetto “Un nuovo modello di assistenza Odontoiatrica” – che sollecitava al volontariato gli iscritti – e l’accordo con il ministero della Salute della Liberia per migliorare la qualità delle cure odontoiatriche in alcuni paesi africani, senza pensare a tutti i singoli dentisti che, senza clamore, offrono gratuitamente aiuto ai loro pazienti con meno possibilità economiche.

Per ringraziare tutti, il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo, ha voluto scrivere una lettera aperta, che ha suscitato già alcune risposte da parte di colleghi: la pubblichiamo qui di seguito, allegando, via via che arriveranno, i commenti.

Le iniziative di solidarietà sociale degli odontoiatri italiani

La meritoria iniziativa di un odontoiatra di Grosseto relativa alla prestazione di cure gratuite in campo odontoiatrico ai bambini fino ai 14 anni rientra certamente in quei compiti di volontariato e di solidarietà sociale che da sempre vedono impegnati i rappresentanti della professione odontoiatrica.

La necessità di farsi carico di situazioni di disagio economico e sociale è del resto dovere deontologico che è stato anche riconfermato in occasione dell’ultima stesura del Codice di Deontologia medica che esplicitamente all’art. 5 prevede: “Il medico, nel considerare l’ambiente di vita e di lavoro e i livelli di istruzione e di equità sociali quali determinanti fondamentali della salute individuale e collettiva, collabora all’attuazione di idonee politiche educative, di prevenzione e di contrasto alle disuguaglianze alla salute e promuove l’adozione di stili di vita salubri, informando sui principali fattori di rischio”. Nello stesso codice è previsto nell’ultimo comma dell’art. 54 che: “Il medico può effettuare e prestare gratuitamente la sua opera purché tale comportamento non rivesta una connotazione esclusivamente commerciale, non costituisca concorrenza sleale ossia finalizzato a indebito accaparramento di clientela”.

Per quanto concerne lo specifico dell’odontoiatria viene naturale ricordare il progetto: “Un nuovo modello di assistenza odontoiatrica” presentato ufficialmente nel luglio 2012 al Presidente della Repubblica che costituisce un punto di riferimento ed un impulso per tutti gli odontoiatri a dedicare una parte della loro attività professionale all’assistenza disinteressata alle categorie disagiate.

È importante anche ricordare l’accordo di collaborazione con il Ministero della salute della Liberia sottoscritto dalla Commissione Albo Odontoiatri della FNOMCeO in data 25 gennaio 2013 che si estenderà ad altri Paesi del “terzo mondo” diretto a migliorare i livelli di assistenza odontoiatrica nei Paesi in via di sviluppo.

La professione odontoiatrica da tempo quindi si interroga ed effettivamente opera per cercare di dare il proprio contributo alle problematiche dell’assistenza odontoiatrica nei confronti dei “soggetti deboli” sia dal punto vista sociale sia dal punto di vista strettamente economico.

È evidente che l’attuale, ben nota, crisi economica che sta investendo la nostra società rende sempre più indispensabili risposte di solidarietà dirette a far fronte in primo luogo alla tutela della salute delle persone.

Gli odontoiatri italiani, nel silenzio e senza dare risalto alle loro iniziative, si preoccupano di aiutare i più deboli e coloro che non hanno possibilità di accedere alle cure odontoiatriche, per loro natura spesso molto costose.

La vera beneficenza e il meritorio volontariato, per loro natura rifuggono dalla pubblicità e hanno tanto più valore quanto più si svolgono nella riservatezza della coscienza dei loro promotori.

Giuseppe Renzo
Presidente CAO della FNOMCeO

Autore: Redazione FNOMCeO

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