Festival della Scienza Medica

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, Bologna ridiventa infatti la “location”, dal 20 al 23 aprile, del “Festival della Scienza Medica”. L’evento è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (vedi)

Da un secolo e mezzo, la Medicina è stata caratterizzata dalla tensione nel comporre la componente della tradizione umanistica con quella dell’innovazione scientifico-tecnologica. L’abbraccio del Positivismo, attuato 150 anni fa dalla Medicina, ha sicuramente depurato delle scorie antiscientifiche la Disciplina ma ha anche contribuito ad abbandonare progressivamente il patrimonio umanistico che prima di quell’abbraccio era la sua unica e vera radice culturale; un’eredità illustre anche perché laboratorio di snodi e contaminazioni fondamentali tra le componenti più importanti che hanno dato origine alla cultura occidentale: basti pensare, prima che a quella romana,  a quella greca classica arrivata a noi attraverso la rielaborazione ebraico-islamico-cristiana di testi medico-filosofici.

Questa progressiva rimozione delle radici più antiche, sulla sorta degli impetuosi successi fatti registrare dalla scienza e dalla tecnologia nel campo della tutela della salute, ha fatto aver “perdere umanità” alla Medicina. Si tratta di un modo di dire che definisce precisamente l’ambito culturale di questa analisi ma anche le più attuali possibilità di recupero del patrimonio perduto (le “medical humanities”, sempre più di moda, appunto). Una modalità espressiva che definisce bene quanto sta accadendo oggi: una reale comprensione e valorizzazione di quanto di meglio era stato conquistato in ambito culturale dalla medicina, prima dello svilupparsi del suo lungo processo di trasformazione scientifica. Una valorizzazione, dunque, e sempre migliore comprensione della tradizione.
Saranno questi i temi affrontati all’interno del Festival, che quest’anno in particolar modo sarà rivolto ai giovani, soprattutto a coloro che stanno intraprendendo il difficile cammino che un giorno li condurrà a doversi confrontare con le crescenti difficoltà di varia natura legate al ruolo della figura del medico. Una prospettiva incentrata sul futuro, dunque, e su coloro che attraverso i loro studi e il confronto con i Maestri, stanno gettando un ponte verso la medicina del domani.

Molti saranno gli approfondimenti: un’attenzione particolare sarà dedicata alle neuroscienze, alle implicazioni della medicina genomica, al controverso rapporto con i vaccini e gli antibiotici, alla telemedicina e alla medicina gestita coi telefonini, alla relazione tra medico e paziente e alle più recenti innovazioni nei diversi campi del sapere biomedico.
Tanti sono gli studiosi di fama mondiale che hanno già confermato la propria presenza, tra cui questi Premi Nobel:
JULES HOFFMANN, Premio Nobel per la Medicina nel 2011 per la scoperta dei meccanismi genetici responsabili dell’immunità innata.
LOUIS IGNARRO, Premio Nobel per la Medicina nel 1998 per aver scoperto le implicazioni della molecola di monossido di azoto nel sistema cardiovascolare.
TOMAS LINDAHL, Premio Nobel per la Chimica nel 2015 per la scoperta dei meccanismi che riparano il DNA.
EDVARD MOSER, Premio Nobel per la Medicina nel 2014 per le scoperte riguardanti un sistema di posizionamento nel cervello.
A questi si aggiungerà anche AMARTYA SEN, Premio Nobel per l’Economia nel 1998 per gli studi nel campo dell’economia del benessere. Questa presenza, accanto a scienziati che hanno contribuito a rivoluzionare il panorama scientifico della medicina nell’ultimo decennio, rappresenta una specie di sigillo che garantisce e nobilita l’ambito culturale principale di questo evento: il rapporto tra Tradizione e Innovazione in Medicina. La lenta ma progressiva riappropriazione del patrimonio umanistico della Medicina ha infatti consentito non  soltanto di acquisire ma anche di rendere pratica professionale quotidiana la definizione di salute attuta dal OMS nel 1948. Compito della Medicina è valutare quanto e in qual modo le differenze di realizzazione sociale e di accesso al benessere interagiscano con la salute.

Per la partecipazione agli eventi del Festival della Scienza Medica potranno essere riconosciuti crediti formativi universitari agli studenti delle Scuole di Medicina e Chirurgia, Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie dell’Università di Bologna. Per informazioni, consultare il sito www.bolognamedicina.it

Tutti gli eventi del FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA sono gratuiti e a ingresso libero fino a esaurimento posti, salvo differenti indicazioni

Per informazioni

tel. 051 19936308 nei seguenti orari 8.30 -13.00/14.00 – 17.00 festivaldellascienzamedica@genusbononiae.it

www.bolognamedicina.it

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Autore: Redazione FNOMCeO

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