“Genere”, equità e appropriatezza della cura

Si è svolto sabato 29 ottobre 2016, a Campobasso l’evento Il “Genere”, equità e appropriatezza della cura.

Il Convegno, a cura degli Omceo di Campobasso e Isernia, che si inserisce nelle iniziative della FNOMCeO per diffondere la cultura di genere, ha visto la partecipazione di Roberta Chersevani, Presidente FNOMCeO.

Carolina Di Vincenzo presidente OMCeO Campobasso ha affermato: "La conoscenza della medicina di genere è fondamentale per iniziare un percorso di cura personalizzata.” e Giorgio Berchicci, neo Presidente OMCeO di Isernia dopo l’ avvicendamento con Ferdinando Carmosino, ha evidenziato come "la medicina di genere sia dimensione importante e utile strumento per confrontarsi con le innovazioni e le biotecnologie sempre più presenti nella professione medica".

Roberta Chersevani ha illustrato i temi, le attività e gli impegni della Federazione. Ha presentato il gruppo di lavoro FNOMCeO sulla Medicina di Genere che ha compiti importanti: Formazione con corsi nelle sedi ordinistiche, Informazione, Creazione di una Rete Nazionale, Cooperazione con Istituzioni politiche e Stimolo alla ricerca.
Ha anche ricordato come la Federazione nulla possa per garantire omogeneità nelle varie Regioni perché non coinvolta istituzionalmente negli Accordi Stato-Regioni.

Nella lezione magistrale Giovannella Baggio, Direttore della Cattedra di Medicina di Genere di Padova ha ricordato che in Italia solo alcune regioni hanno nel piano PSSR programmi di medicina di genere (Emilia Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Piemonte, Basilicata Lombardia e Veneto)

Si auspica che la cattedra di medicina di genere e i gruppi stessi siano solo un transitorio motorino di avviamento verso l’inserimento, in tutte le specialità di insegnamenti e cure genere-specifici per specifiche azioni di prevenzione e interventi diagnostici/terapeutici.

Un appello programmatico è stato rivolto alla presidente Chersevani: grazie ai dati sulle differenze di genere che abbiamo siamo ormai in grado di riformulare protocolli di screening e linee guida perché siano più efficaci e rispettosi delle differenze fisiopatologiche delle malattie. Chiediamo il supporto della Federazione perché questo possa avvenire.

Autore: Redazione FNOMCeO

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