Iniziative per evitare la carenza di posti letto a causa della diffusione del virus influenzale

Interrogazione e risposta del Governo: Iniziative da adottare per evitare la carenza di posti letto a causa della diffusione del virus influenzale – Nell’interrogazione si rileva che anche quest’anno l’epidemia di influenza appare particolarmente preoccupante per l’impatto che potrebbe avere sul nostro servizio sanitario; il Ministro interrogato aveva dichiarato già a gennaio che l’influenza stagionale appare più aggressiva reputando utile il prolungamento della campagna vaccinale. Recentemente è emerso un nuovo allarme per la diffusione di un nuovo virus, l’H3N2, che potrebbe far allungare la stagione anche per tutto marzo e rendere meno efficace il vaccino; questa situazione, sommata alle difficoltà strutturali già riscontrate nell’ambito del nostro sistema sanitario, potrebbe comportare delle situazioni difficili da gestire e già in alcune regioni si verificano casi di sovraffollamento dei reparti e di compromissione del servizio. Il Sottosegretario Vito DE FILIPPO intervenuto in Commissione Affari Sociali il 7 maggio 2015 sottolinea che in Italia, l’influenza stagionale causa ogni anno circa 8.000 decessi in eccesso (rispetto a quelli attesi nella popolazione), di cui 1.000 per polmonite ed influenza, ed altri 7.000 per altre cause. L’84 per cento di questi riguarda persone di età superiore ai 65 anni. La vaccinazione antinfluenzale è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e ridurne le possibili complicanze. Un’elevata copertura vaccinale, infatti, favorisce la riduzione della circolazione dei virus influenzali, comportando minori occasioni di infezione. Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale, e che non abbiano specifiche controindicazioni. In Italia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento del programma di immunizzazione contro l’influenza, la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che, per le loro condizioni personali, corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso di influenza. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata alle persone, di età compresa fra 6 mesi e 65 anni, appartenenti ad alcune categorie a rischio, quali medici e personale sanitario, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, persone affette da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, e a tutti gli ultrasessantacinquenni. La sorveglianza virologica dell’influenza in Italia viene svolta in collaborazione con una rete di 14 laboratori di riferimento regionale. Dall’inizio della sorveglianza, durante la stagione influenzale 2014/2015, sono 617 i casi gravi di influenza confermata, 137 dei quali deceduti, riportati al sistema di sorveglianza dalle Regioni e Province Autonome. Da ultimo, ricordo che, con Intesa Stato/Regioni del 5 novembre 2009, e successivo Atto di proroga del 31 luglio 2012, è stata istituita la rete nazionale per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave da polmoniti da virus dell’influenza e l’eventuale utilizzo della terapia di ossigenazione per membrana extracorporea. Giovanni Mario Salvino BURTONE, cofirmatario dell’interrogazione, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta che offre un quadro complessivo della risposta sanitaria alle epidemie influenzali

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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