Interrogazione e risposta del Governo – Iniziative per garantire l’incolumità del personale sanitario

Interrogazione e risposta del Governo – Iniziative per garantire l’incolumità del personale sanitario – Nella interrogazione si rileva che da tempo dilaga il fenomeno della violenza, tanto più odiosa se si esercita verso categorie professionali come il personale sanitario, negli ambulatori di guardia medica, nei nosocomi, nonché in occasione degli interventi del personale sanitario tramite il 118. Si  chiede quali iniziative, anche in sinergia con gli altri Ministri competenti, intenda porre in essere il Ministro della salute  per garantire l’incolumità e la serenità lavorativa dei professionisti del mondo sanitario, anche in attuazione della raccomandazione del Ministero della salute indicata in premessa. Nella seduta della Commissione Affari Sociali del 1° agosto 2018 il sottosegretario Maurizio FUGATTI risponde all’interrogazione evidenziando che il Ministero della salute, infatti, è ben consapevole che gli esercenti le professioni sanitarie possono subire, nel corso della loro attività lavorativa, atti di violenza con una frequenza più elevata rispetto ad altri settori lavorativi. A fronte di questa consapevolezza, che si vuole ribadire con forza in questa sede, il Ministero della salute ritiene di dover intervenire tempestivamente, adottando una pluralità di misure che possano consentire – viste nel loro insieme, in un’ottica di sistema – la realizzazione di risultati concreti e, soprattutto, duraturi. Il Ministro della salute ha già inviato alla Presidenza del Consiglio, per il consueto esame preliminare, uno schema di disegno di legge governativo che intende affrontare in modo sistematico i vari aspetti del fenomeno; tra questi, mi fa piacere, in particolare, segnalare che uno speciale rilievo è assegnato proprio alle iniziative di comunicazione ed informazione citate dall’onorevole interrogante Il cuore del provvedimento, tuttavia, risiede anche in altre misure: mi riferisco alla necessità di individuare uno specifico «luogo» di analisi del fenomeno, a cui poter attribuire il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e di proporre l’adozione d’idonee misure per ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti, nonché di verificare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione previste dalle vigenti disposizioni a garanzia dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro; e mi riferisco, altresì, alla scelta di inserire una specifica aggravante, in un’ottica di prevenzione penale generale, a carico dell’autore di reati in danno degli esercenti le professioni sanitarie: in poche parole, dunque, pene più severe per gli aggressori.

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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