LA FORMAZIONE MEDICA E ODONTOIATRICA CONTINUA IN ITALIA E IN EUROPA

Il 24 marzo 2017 a Genova, l’OMCeO, presso la sua Sala Convegni in Piazza della Vittoria 12/5, organizza il Corso di aggiornamento ECM “La Formazione Medica e Odontoiatrica Continua in Italia: Modelli e Prospettive guardando all’Europa e alla recettività delle Strutture Sanitarie”. (clicca qui)

L’evento si focalizza su due leggi della UE. La Direttiva 24/2011 del Parlamento Europeo ha invitato tutti i paesi ad individuare convergenze in materia di “Mobilità del paziente comunitario”. Ancor più recentemente la Commissione Europea ha, poi, aggiornato la Direttiva sulla ricognizione della Qualificazione Professionale 2013/55/EU; in particolare, gli artt. 22-23-25 si riferiscono alla Formazione Medica Continua. Tale norma modifica e stabilisce che gli Stati Membri debbano assicurare ai professionisti la possibilità di aggiornarsi nelle loro rispettive competenze, abilità e conoscenze, anche in relazione ai progressi scientifici e tecnologici; questo allo scopo di garantire sicurezza ed efficacia per i pazienti. A seguito del recepimento di tale norma è stato, inoltre, possibile procedere al riconoscimento automatico delle specializzazioni ottenute in ambito UE. Diviene, così, essenziale un cospicuo investimento nell’organizzazione dei differenti SSN. Maggiori risorse spese in CPD (Continuing Professional Development) garantiscono, in questo senso, più di un beneficio per gli operatori, sia in senso occupazionale che professionale, incidendo – di conseguenza – sulla qualità delle cure.

Qual è la situazione in Italia? E quali sono i punti di forza e debolezza della regolamenta- zione della Formazione Medica Continua raffrontata a quella degli altri Stati europei?

L’OMCeO di Genova ha promosso su questo tema un aggiornamento per discutere sul fondamentale tema della formazione, guardando alla situazione italiana in un contesto – tuttavia – europeo.

Dal momento, infine, che la già richiamata Direttiva 24/2011 stabilisce la libera circolazione all’interno della UE del paziente – compatibilmente con le risorse economiche nazionali – il Corso vuole rappresentare anche momento di necessario confronto con le massime Autorità Locali, ponendo così all’attenzione pubblica lo stato dell’arte delle Strutture Sanitarie e la necessità del personale ivi operante.

Autore: Redazione FNOMCeO

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