Sabato scorso a Celle Ligure (Savona) si è svolto il convegno “La salute dell’ambiente per la salute dell’uomo” (leggi qui), cui hanno preso parte – tra gli altri – il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco, il vicepresidente Maurizio Benato e il segretario nazionale Gabriele Peperoni.
Al termine del convegno abbiamo rivolto qualche domanda a Ugo Trucco, presidente dell’OMCeO di Savona, che ha organizzato l’evento.
Presidente, quali sono le considerazioni finali dopo il convegno di sabato?
Bisogna partire dalle considerazioni iniziali. Il nostro obiettivo era duplice: da un lato, alfabetizzare i medici su un tema importante come la tutela dell’ambiente e della salute, dall’altro confrontarci con Enti e Istituzioni politiche. Direi che lo scopo è stato raggiunto. Al convegno hanno partecipato 150 colleghi, un grande risultato per una provincia piccola come la nostra. Inoltre, erano presenti tutti i politici che volevamo coinvolgere.
Per quanto riguarda la realizzazione del convegno, sono rimasto positivamente sorpreso dalla grande competenza dei relatori intervenuti. Il loro apporto ha dato una reale valenza nazionale al convegno.
Ci saranno delle iniziative concrete in tema di ambiente e salute nei prossimi mesi?
Il Gruppo di lavoro su Salute e Ambiente della FNOMCeO produrrà un progetto per dei corsi residenziali FAD con lo scopo di responsabilizzare i medici su queste tematiche, anche grazie all’ausilio di docenti di altre istituzioni. Il sindaco di Savona, invece, si è impegnato per lavorare maggiormente sul progetto “Città sane”, che finora ha faticato a decollare. Per quanto riguarda l’Ordine dei Medici di Savona, sono in programma dei tavoli di concerto con l’ARPAV per migliorare il monitoraggio delle polveri sottili, avvicinandolo agli standard richiesti dall’Unione Europea. Inoltre, la nostra Commissione Ambiente collaborerà con i Comuni e le scuole della provincia per realizzare dei corsi di educazione sulla raccolta differenziata, il riciclo ecologico dei rifiuti, la mobilità e la prevenzione.
Qual è, secondo lei, la parola chiave emersa dal convegno di sabato?
Sono due. Alfabetizzazione, nel senso di presa di coscienza da parte dei medici della loro funzione sociale anche in tema di ambiente. E collaborazione, perché bisogna lavorare insieme – medici ed Istituzioni – per raggiungere dei risultati. C’è stata grande serenità durante il convegno, ognuno ha potuto esprimere la propria opinione e non sono emerse conflittualità. E’ un dato che vorrei sottolineare.
L’anno prossimo organizzerete una nuova edizione del convegno su ambiente e salute. Che risultati si aspetta per allora?
Mi aspetto che si passi alla seconda fase, quella operativa. Ora abbiamo concluso la parte di informazione e conoscenza, ma tutti i presenti al convegno di sabato hanno espresso la volontà di passare subito dalle parole ai fatti. Dobbiamo dimostrare che medici e Isituzioni possono collaborare, dare vita a delle sinergie, pur nel rispetto reciproco dei ruoli.
Autore: Redazione FNOMCeO