Livia Turco: per le nomine dei Primari, riproporrò le Quote rosa

Quote rosa sì, quote rosa no: il Senato ha approvato il ddl che vuole dare più spazio alle donne nei Cda delle società quotate e a partecipazione pubblica. Ora si attende il verdetto della Camera, che farà diventare legge il provvedimento.
E mentre negli anni settanta uomini e donne si dividevano su questo percorso, costringendolo in ambito teorico – se non ideologico-, oggi, almeno tra le donne, sta passando una linea comune: senza una legge non cambierà nulla.

È questo, ad esempio, il parere di Daniela Montemerlo, docente alla Sda Bocconi, che ha recentemente dichiarato: “C’è una situazione talmente arretrata nel nostro paese, che è necessario dare un’accelerazione a un processo che, da solo, non è capace di evolvere”.

Ma cosa ne pensano le donne che, invece, sono già ai vertici dell’attività politica e istituzionale, e in particolare nella Sanità?

Non potevamo chiederlo che a una donna che è stata ministro della Salute, l’on. Livia Turco: "Sono assolutamente favorevole all’introduzione della Quote rosa. Anche in Sanità. Lo sono sempre stata e la mia convinzione è stata rafforzata proprio dall’esperienza che ho fatto da ministro della Salute. E poiché, ancora oggi, solo una donna su dieci ricopre il ruolo di “Primario”, riproporrò nel disegno di legge sul Governo Clinico l’emendamento per l’istituzione delle Quote rosa nelle nomine dei Dirigenti medici di Struttura Semplice e Complessa"

Autore: Redazione FNOMCeO

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