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Lo Giudice: un convegno innovativo per tutta l’Odontoiatria

Lei è il presidente della CAO organizzatrice del Convegno. Cosa può preannunciare ai presenti al Convegno? Per i suoi temi e per le presenze davvero qualificate, sarà davvero un momento centrale per tutta la professione?
L’Ordine dei Medici e la CAO Messina sono certamente onorati di aver concorso alla realizzazione del VIII Convegno Nazionale di Odontoiatria che si svolge in Contemporanea al Consiglio Nazionale delle Commissioni odontoiatriche.
L’impostazione di questa edizione è stata certamente innovativa: si è infatti stabilito di affrontare esclusivamente argomenti di pertinenza oridinistica articolando i lavori in tre tavole rotonde su riforma degli ordini, raccomandazioni cliniche e formazione pre e post laurea, temi sicuramente di attualità e interesse per i Colleghi.
La finalità del Convegno è, infatti, quella di promuovere un ampio confronto sui rapporti tra etica, aggiornamento e tutela della salute coinvolgendo le componenti istituzionali dell’universo odontoiatrico e i singoli professionisti nelle scelte che la programmazione del futuro della professione impone.
La peculiare organizzazione di queste giornate, la partecipazione delle massime autorità anche di altri ordini professionali, ministeriali e accademiche nazionali e locali, il completo coinvolgimento dell’Odontoiatria locale e nazionale costituiscono, a nostro avviso, i migliori presupposti perchè il dibattito consenta concreti momenti di elaborazione e di sintesi nell’ambito dei temi congressuali proposti.

La città di Messina è sui giornali degli ultimi tempi per eventi di cronaca sanitaria estremamente negativi. Da Taormina si vuole anche alzare una voce di professionalità e affidabilità che riguarda la professione medica in Sicilia?
Un Convegno come il nostro che si occupa di problematiche ordinistiche è sicuramente la sede ideale per sottolineare come solo l’organizzazione della professione medica in un Ordine regolamentato, che trova fondamento nei valori dell’etica e della deontologia, può permettere che la tutela della salute del cittadino vada di pari passo alla valorizzazione del ruolo dei medici nella sanità. Da consigliere dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri esprimo la convinzione che in ogni caso i comportamenti scorretti, accertate le effettive responsabilità, vanno severamente sanzionati ma, con la medesima forza, deve essere rigettata la colpevolizzazione di tutto un territorio e della sua classe medica che spesso non è partecipe alle scelte strategiche di gestione sanitaria.
L’organizzazione odontoiatrica territoriale libero-professionale e la collaborazione ormai consolidata con le struture pubbliche della provincia offrono, a mio parere, un interessante modello di integrazione virtuosa di cui tutte le istituzioni odontoiatriche messinesi sono orgogliose, come peraltro è attestato dai riscontri positivi in ambito ordinistico e scientifico ottenuti dagli odontoiatri della mia provincia. Inoltre uno dei temi congressuali sviluppato dalla CAO Nazionale e dal suo Presidente cui ho collaborato sviluppa i temi della corretta pratica in odontoiatria individuando raccomandazioni cliniche condivise dalla professione odontoiatrica. Viene a essere ricercato un minimo comune denominatore indispensabile per consentire alla professione di incentivare comportamenti individuali virtuosi e trasparenti e per permettere l’effettuazione di una prestazione odontoiatrica aggiornata efficace e sicura

Il Convegno è stato realizzato con la collaborazione fattiva delle CAO della Sicilia e della Calabria: la consapevolezza della necessità di un lavoro comune è oggi il vero punto di forza di eventi così impegnativi?
Il Convegno, giunto all’ottavo appuntamento, si ricollega idealmente a una serie di incontri culturali e ordinistici promossi dal Coordinamento delle CAO delle due Regioni che sono stati ospitati alternativamente dalla CAO di Messina e da quella di Cosenza.
Queste manifestazioni hanno riscontrato un lusinghiero successo richiamando, nell’ultima edizione, nelle due giornate oltre 2.500 odontoiatri.
Certamente lo sforzo organizzativo non può che essere condiviso con le altre CAO siciliane e calabresi. Da più di un decennio è sviluppato, infatti, un percorso politico che valorizza le realtà professionali locali malgrado la difficile situazione economico-sociale delle due Regioni.
Questa attività coordinata in ambito di aggiornamento, poi, permette di focalizzare le risorse anche economiche, ormai limitate, in attività di qualità. E’ questa una risposta concreta all’eccessivo proliferare e al sovrapporsi di corsi di aggiornamento che sovente nascondono interessi lontani dalle reali motivazioni dell’ECM .

Autore: Redazione FNOMCeO

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