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Mattarella: “Servizio Sanitario Nazionale un patrimonio da preservare e potenziare”. I ringraziamenti del Presidente Anelli

“È stato ed è un grande motore di giustizia, un vanto del sistema Italia. Che ha consentito di aumentare le aspettative di vita degli italiani, ai più alti livelli mondiali. Non mancano difetti e disparità da colmare. Ma si tratta di un patrimonio da preservare e da potenziare”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno è tornato sull’anniversario del Servizio Sanitario nazionale. Un sistema che, a quarant’anni dalla sua istituzione, mostra le prime rughe: le disuguaglianze di salute, tra Nord e Sud del Paese, che rischiano di essere esacerbate dal regionalismo differenziato; le carenze di organico negli ospedali; la scarsità di medici di famiglia e specialisti, che non vengono formati in numero sufficiente a sostituire i colleghi che vanno in pensione. Oggi, alle 15,30, il Tgcom24 approfondirà luci e ombre del Servizio Sanitario Nazionale, partendo proprio dalle parole del presidente Mattarella. In studio, in rappresentanza dei medici, il presidente dell’Omceo di Roma, Antonio Magi.

E per l’attenzione riservata al SSN dal Presidente Mattarella, ringrazia ed esprime soddisfazione il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli. “Grazie Presidente Mattarella per gli auguri” scrive Anelli in un post su Facebook. “Un messaggio di speranza in questo Paese dove sembrano prevalere divisioni e disuguaglianze. Noi ci sentiamo comunità, ci sentiamo italiani, non del nord o del centro o del sud, ma orgogliosi di appartenere alla nostra comunità nazionale. “Sentirsi ‘comunità’ significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa ‘pensarsi’ dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese. Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri. Vuol dire essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee rifiutare l’astio, l’insulto, l’intolleranza, che creano ostilità e timore”. ORGOGLIOSI DI ESSERE MEDICI” ha concluso Anelli “e di aver contribuito a far crescere il nostro Servizio Sanitario Nazionale.”

Autore: Redazione

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