Mercato del lavoro e previdenza: la parola agli Odontoiatri

Anche il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo, ha partecipato al Convegno “Mercato del lavoro e previdenza: nuovi strumenti di previsione e programmazione”, in corso a Roma presso la sede della Fondazione Enpam.

A lui l’Ufficio Stampa ha voluto porre alcune domande. Eccole di seguito.

Presidente, quali sono le peculiarità della Professione Odontoiatrica, a livello di mercato del lavoro e di previdenza?
La situazione è certamente complessa, nell’attuale quadro giuridico così fortemente influenzato dalla crisi economica che ha colpito l’intero “sistema Paese”.
La responsabilità di garantire una previdenza dignitosa per i nostri professionisti diviene sempre più gravosa, considerato il sempre maggior ritardo dell’ingresso al lavoro dei giovani e le continue innovazioni che stanno profondamente mutando il quadro dell’esercizio libero professionale in cui hanno sempre operato gli Odontoiatri.

Gli Odontoiatri sono stati sempre considerati una categoria “privilegiata”, con pronti sbocchi occupazionali e remunerazione sicura. È ancora così?
Purtroppo no. E la crisi di lavoro colpisce soprattutto i giovani: secondo recenti ricerche, il tasso di disoccupazione è almeno del 20%. I neolaureati non trovano lavoro se non dopo tre anni e devono aspettarne in media da sei a dieci per aprire un proprio studio. In questo modo rischiano di finire facile preda di strutture di dubbia certificazione che li sottopagano e li sottopongono a ritmi di lavoro massacranti.

Quali sono le nuove sfide che l’Odontoiatria si trova ad affrontare, in questo contesto di crisi economica e sociale?
L’Odontoiatria si trova oggi, da un lato, a dover tutelare un più facile e meno oneroso accesso alle cure e, dall’altro, a mantenere il carattere di professione intellettuale di fronte alle molte sollecitazioni i che vogliono stravolgere la professione, trasformando i nostri studi in aziende vincolate soltanto al rispetto della legge della domanda e dell’offerta.

E con che strumenti intendete farvi fronte?
Nessuno intende assumere posizioni conservative e antistoriche: è evidente che anche il mondo dell’odontoiatria deve saper cambiare adeguandosi alle innovazione sia giuridiche che tecnologiche. Mi riferisco, ad esempio, all’ingresso delle società tra professionisti quale nuovo strumento di esercizio professionale e all’utilizzo dei sistemi informatici anche nei nostri studi.
Recentemente abbiamo aperto un canale di comunicazione con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato proprio allo scopo di trovare soluzioni nel delicato campo della pubblicità dell’informazione sanitaria, che indubbiamente deve essere inquadrata in modo più aperto e moderno ma che non deve travalicare mai i confini della tutela dei pazienti che spesso a causa “dell’asimmetria informativa” vengono ingannati attraverso messaggi illusori che creano aspettative destinate ad essere deluse.

Autore: Redazione FNOMCeO

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