Milano, il 5 marzo convegno sulla medicina di genere: “Tutta cuore e cervello”

Il giorno 5 marzo 2010 si svolgerà a Milano (presso la sede ISPESL di via Mangiagalli n. 3) il convegno “Tutta cuore e cervello”. E’ il primo convegno sulla medicina di genere organizzato dal Comitato per le Pari opportunità della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta”.

Molte donne competenti come relatrici : Maria Grazia Modena, Ordinaria di Cardiologia presso l’Università di Modena, la prima donna a guidare la Società Italiana di Cardiologia (SIC) ; Alessandra Protti responsabile del Gruppo Studio Donna e Malattie Neurologiche della Società Italiana di Neurologia, Lucetta Scaraffia, docente di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza e la Dott.ssa Paola Conti, sociologa della salute e consulente del Dipartimento per le Pari Opportunità del Governo Italiano (clicca qui per il programma completto del convegno)

Ma parliamo degli obiettivi del convegno con la Dott.ssa Barbara Garavaglia, Presidente Comitato Pari Opportunità dell’Istituto Besta.

"Abbiamo deciso – spiega la Caravaglia – di affrontare nel nostro primo convegno sulla medicina di genere le patologie cardiovascolari e la cefalea, malattia tipicamente femminile. Oggi sappiamo che la maggior parte della ricerca è stata condotta sull’uomo – riferimento normale – con azioni mediche che vengono quotidianamente traslate anche alla donna.
Oggi si sta realizzando che la malattia coronarica, considerata una tipica malattia maschile, prevale più nella donna che nell’uomo. Non solo perché la donna invecchia di più ma anche perché i fattori che provocano questa malattia hanno un impatto molto diverso nella donna rispetto all’uomo e bisognerà ripensare le azioni di prevenzione. Nel corso degli ultimi 30 anni queste malattie sono diminuite nell’uomo, sono in aumento nella donna".
Anche la neurologia può essere letta con una ottica genere. Vi è una variabilità epidemiologica fra i sessi e la clinica nella donna; è correlata a particolari momenti della vita femminile ( gravidanza, parto, allattamento, puerperio e uso della contraccezione ormonale). Il neurologo è chiamato ad affrontare quesiti non del tutto risolti e per i quali, spesso, non vi sono indicazioni generali di comportamento anche nel lungo periodo della menopausa.
Il titolo del convegno è stato scelto come tributo alla donna che è “Mente e Ragione” e che da questo binomio trae la sua forza e la sua fragilità".

Quali altre attività ha svolto il Comitato Pari Opportunità del vostro Istituto?

"Il convegno rientra nel piano azioni positive del nostro comitato che per il triennio 2009-2011 prevede il progetto “Prevenzione e Salute”, per sensibilizzare, lavoratori e pazienti, sull’importanza della prevenzione. Con gli operatori interni è stata avviata una campagna di sensibilizzazione. Inoltre presso la Biblioteca dell’Istituto sono disponibili opuscoli informativi sulle principali campagne di prevenzione proposti dalle Regione Lombardia.
Abbiamo un secondo progetto “Il mio lavoro non è nemico della mia vita” con il quale stiamo affrontando il tema della conciliazione lavoro-famiglia. Abbiamo attuato convenzioni con servizi di trasporti milanesi, e convenzioni con servizi per la famiglia e di svago. Stiamo realizzando convenzioni con asili-nido e stiamo attuando un piano per cercare di reperire fondi per dare un contributo alle fasce più deboli. Crediamo che il benessere dell’individuo sia anche questo. Stiamo anche lavorando per ottenere bollini rosa per il bando dell’O.N.Da:
La nostra struttura, soffre come molti ospedali pubblici di carenza di spazi, e non ha spazi dedicati all’accoglienza. Siamo fiere delle iniziative come il servizio per donne affette da epilessia in gravidanza oppure la consulenza genetica prenatale per tutte le patologie neurologiche ereditarie. Una su tutte le patologie mitocondriali ad eredità matrilineare. Sono patologie determinate da mutazioni del genoma mitocondriale per cui solo la madre trasmette la malattia. Frequentemente la madre è asintomatica ma può avere figli con una manifestazione molto grave. Potete immaginare il peso della donna in questi casi ed il suo senso di colpa pesante come un macigno. Noi cerchiamo di aiutare la donna in questo percorso.
Nel 2009 è stato invece realizzato un corso dedicato ai membri del Comitato chiamato “Laboratorio di auto-riflessività organizzativa” per aumentare le abilità organizzative coniugando obiettivi individuali, aspettative e professionalità , con gli obiettivi generali i del comitato. Nel 2008 abbiamo realizzato un seminario dal titolo “Innovazione organizzativa, qualità della vita e del lavoro: il ruolo del Comitato Pari Opportunità”, per accrescere l’agire competente dei singoli e dell’organizzazione in materia di benessere organizzativo ed equità tra donne e uomini".

Autore: Redazione FNOMCeO

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