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“Nuove regole europee: quale impatto sull’odontoiatria?” Oggi a Rimini la conferenza UNIDI/CAO sulle novità europee in ambito odontoiatrico. Iandolo: “Occorre un controllo più rigoroso sui dispositivi su misura per assicurare un esercizio professionale corretto e tutelare salute del cittadino”

Il 25 maggio prossimo nei Paesi dell’Unione europea sarà pienamente efficace il Nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali (Regolamento UE 2016/679), che in Italia sostituirà il Codice sulla Privacy del 2003. Sarà, invece, possibile adeguarsi al regolamento europeo 2017/745 del 5 aprile 2017 – che intende migliorare la tracciabilità dei dispositivi medici – entro il 26 maggio 2020.

La conferenza “Nuove regole europee: quale impatto sull’odontoiatria?”, organizzata dall’Unione Nazionale delle Industrie Dentarie Italiane (UNIDI) e dalla Commissione Albo Odontoiatri (CAO) della Fnomceo, nell’ambito di Expodental Meeting – la più grande manifestazione del settore dentale in Italia, in corso oggi 17 maggio a Rimini – si propone di chiarire cosa comporteranno tali novità per gli odontoiatri e i pazienti.

“Auspichiamo una grande partecipazione da parte dei colleghi e degli addetti ai lavori, così da poter avere un quadro preciso di come tali normative europee siano cambiate o, nel caso dei dispositivi su misura – cioè quelli approntati su prescrizione dell’odontoiatra, e destinati a uno specifico paziente – come stanno cambiando”, ha affermato Raffaele Iandolo, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale.

Ai dispositivi su misura sarà dedicata la seconda parte del convegno. In particolare, ci si soffermerà sulla pericolosità costituita dall’ingresso, in Italia, delle protesi provenienti dall’estero, soprattutto dai Paesi dell’Est.

“Spesso i dispositivi su misura fatti fabbricare all’estero eludono i controlli doganali e qualsiasi controllo di sicurezza e sono estremamente pericolosi per la salute del paziente, perché spesso i materiali di fabbricazione non vengono certificati”, ha continuato il Presidente CAO. “Occorre che alle dogane ci sia un controllo più rigoroso sull’ingresso di questi prodotti: come Federazione siamo particolarmente allarmati, poiché il nostro obiettivo, oltre a tutelare i dentisti, è quello di assicurare un esercizio professionale corretto e dunque anche tutelare la salute del cittadino”.

Autore: Redazione

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