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OMCeO Napoli. Contagi fuori controllo, Bruno Zuccarelli: «Rischio paralisi per gli ospedali, è ora di pensare alla quarta dose per i sanitari. Obbligo di denunciarsi in caso di positività».

«Credo sia ormai indispensabile una seria riflessione sull’esigenza di una quarta dose da somministrare al personale sanitario. Il virus è dilagante e rischiamo nel giro di qualche settimana una paralisi dei servizi essenziali». È un allarme estremamente serio quello che arriva dal presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli, preoccupato per l’escalation di contagi che si registra in Campania e nel resto d’Italia. «Temo ci sia un’enorme sottovalutazione del rischio che stiamo correndo e continuando di questo passo potremmo non essere più in condizione di coprire i turni negli ospedali e in altri servizi essenziali. Se compariamo luglio 2022 con lo stesso mese del 2021 ci rendiamo conto che il numero di contagi è drammaticamente alto». Dai medici di Napoli anche l’appello ai cittadini per un ritorno all’uso dei dispositivi di protezione individuale. In particolare, Zuccarelli ricorda l’importanza di usare mascherine FFP2 in luoghi affollati e nei quali non è possibile mantenere un adeguato distanziamento, anche se ci si trova all’aperto. Questo perché le nuove varianti sono estremamente contagiose e possono facilmente diffondersi anche se non ci si trova in luoghi chiusi. «L’idea che d’estate il virus non si diffonda è stata ampiamente smentita – fa notare Zuccarelli – ed è un grave errore liquidare la faccenda considerandola una banale influenza. I numeri sono talmente importanti che centinaia di migliaia di persone rischiano grosso; soggetti fragili con altre patologie per i quali il Covid può risultare fatale». A complicare la situazione c’è la volontà dei più di sottrarsi all’isolamento con un tampone “fai da te”. «Il governo dovrebbe riflettere sull’esigenza di rendere obbligatoria l’autodenuncia in piattaforma dei soggetti positivi, sanzionando seriamente chi sceglie di nascondersi dietro un tampone fatto in casa. Ancor più se poi questo si traduce in un liberi tutti anche per i positivi».

Autore: Redazione

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